Commenti all'articolo Sto con Renzi e il Cavaliere contro le toghe politicizzate

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Mario
Mario
3 Luglio 2020, 18:43 18:43

De Filippo ha riscritto la storia dal 1992 ad oggi in maniera molto personale. Sono spariti numerosi partiti, vissuto da lei in maniera dolorosa e mortificante, però giustificato dal penoso decadimento di quelle forze politiche, dalla corruzione dilagante, dalle tangenti, dalle trame di relazione tra imprenditoria, politica e organizzazioni mafiose. La commistione tra politica e magistratura. Sembrano proprio i problemi di oggi. Sfociate poi nei vari processi alle condanne, le carceri, i tradimenti, i morti, le assoluzioni e prescrizioni successive. Tutto è opinabile e di parte, come il mio giudizio. Come mai un comune mortale non si ritrova nel tritacarne se non commette reati? Giustificare il comportamento dei politici non è esatto e corretto. Ancor oggi vengono beccati con le mani nel sacco e la fanno franca in virtù della militanza politica. Come diceva Di Pietro a Porta a Porta nel mese di giugno, “alcuni imprenditori non si preoccupavano neanche di nascondere le tangenti e la riconduzione del denaro era molto semplice”. Politici e imprenditori si sentivano intoccabili in quanto avevano denaro, ruolo sociale e potere economico. Non vengono mai condannati, leggi ad personam anche tutt’ora, fuggono dai processi, si rinviano i processi, si fanno prescrivere, patteggiano le pene. La precondizione liberale per svolgere la politica è giusta, però se io commento il suo articolo, ci saranno una moltitudine di… Leggi il resto »

MASS
MASS
3 Luglio 2020, 18:26 18:26

Premesso che sono altrettanto disgustato dall’uso politico della Giustizia e che sono un liberale (e federalista), non sto né con Renzi, né con Berlusconi. Quanto al vecchio P. L. I., era già in disfacimento dopo la svolta a sinistra di Valerio Zanone.
Ciò detto, secondo la mia opinione chi aderisce al partito di Renzi scambiandolo per “liberale”:
a) non sa che cosa sia il liberalismo,
e (oppure, nella migliore delle ipotesi)
b) non sa nemmeno riconoscere in Renzi un farabutto opportunista e un mentitore abituale.
Su Berlusconi, aggiungo che liberale non lo è mai stato, e che sarebbe ora si ritirasse dalla politica dopo aver liquidato Forza Italia una volta per tutte.

Valter Valter
Valter Valter
3 Luglio 2020, 16:58 16:58

Gentile De Filippi, non ho motivo di mettere in discusdione la sua buonafede nell’aver scelto di stare con Renzi. Peró che Renzi sia un liberale a corrente alternata più che un dubbio é quasi una certezza: votando a favore della decadenza di Berlusconi in virtù dell’applicazione retroattiva della legge Severino perse l’occasione in cui avrebbe potuto dimostrarsi un autentico garantista, ma prevalse il cinismo e l’opportunità di liberarsi di un contendente politico che poteva intercettare il suo stesso elettorato. Poi, quando rischiò di scottarsi lui con quella stessa magistratura, si ricordó di essere liberale e oggi fa mostra di un garantismo che, conoscendo il cinismo del personaggio, é veromilmente piú strumentale ai fini di un ennesimo ricatto verso la sua maggioranza che frutto di una convinzione autentica.

Corsaro Nero
Corsaro Nero
3 Luglio 2020, 16:07 16:07

Chi nega queste evidenze è un emerito cretino tipo tale Kim, specchio inverecondo di questa cultura dello spargimento di fango, dell’imbroglio, della prevaricazione tanto cara alla troppa sinistra che ancora invade come il peggior cancro tutto il corpo di questa povera italietta che sta morendo. E fin che questa sporca sinistra continuerà a considerare chi crea lavoro ed è ricco solo come un delinquente non c’è speranza, i beoti che la seguono saranno sempre e solo dei bassi servi della gleba.

marcor
marcor
3 Luglio 2020, 15:41 15:41

Anche matteo 2 ha le sue briscole in magistratura.

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
3 Luglio 2020, 12:39 12:39

De Filippi,
la deriva è iniziata ben prima di quegli anni e se non si parte dalla fine del secondo conflitto significa soltanto non voler cercare di comprendere per poter risolvere una volta per tutto questo gravissimo vulnus che ci ha condannati a vivere la situazione mefistofelica attuale in ogni settore della vita italiana.

La storia inizia con l’omicidio efferato di Giovanni Gentile che poi viene reiterato con lo scempio di Piazzale Loreto per non parlare delle carneficine volutamente e delinquenzialmente messe negate e taciute per meri interessi biechi e di infimo livello. E da quel momento in poi è stato come rotolare sempre più velocemente nel precipizio che le forze politiche non hanno mai avuto il coraggio e la dignità di fermare sino ad arrivare ai giorni nostri. Addirittura sono stati moltissimi a cercare di assoggettare la storia ai propri sporchi interessi anche insieme alla magistratura. Ho omesso di parlare dei misfatti del fascismo poiché ho voluto analizzare la storia con l’avvento della Repubblica.

Il manifestarsi del caso Palamara e della cronaca dagli anni ’90 in poi sono soltanto la punta dell’iceberg.

Ora siamo arrivati al punto di non ritorno, al redde rationem.

“E mo so cacchi amari!”. E chi crede ancora che si possa aggiustare significa soltanto essere dei poveri inutili idioti.