Esteri

Stretta sui migranti e pace in Ucraina: in Germania la sinistra copia la destra

Travolto dalle polemiche e dalla crisi economica, Olaf Scholz cerca la svolta: ecco il piano del cancelliere

Da locomotiva a malato d’Europa, la Germania sta vivendo una fase particolarmente delicata. La crisi economica sta incidendo e ancora non si intravede la luce in fondo al tunnel. Travolto dalle polemiche e con la poltrona traballante, Olaf Scholz ha deciso di imprimere una svolta molto poco in linea con la storia della sinistra. Come un leader di governo di destra qualsiasi, ha optato per una stretta sui migranti. Ma non solo. Il cancelliere ha deciso di provare a recitare un ruolo da protagonista anche in politica estera, sfoderando un piano di pace per Ucraina e Russia.

Partiamo dal dossier migranti. Da Paese buonista, disposto ad accogliere tutti – almeno a parole – la Germania potrebbe seguire la linea Meloni. Il governo di Scholz è intenzionato ad estendere e rafforzare i controlli a tutte le frontiere. Secondo i quotidiani tedeschi, la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, vuole aumentare i respingimenti delle persone in cerca di protezione che entrano illegalmente in Germania ai confini del Paese. A partire da lunedì verranno disposti controlli a tutte le frontiere così da ridurre ulteriormente l’immigrazione irregolare attraverso una gestione più efficace delle frontiere.

Ma non solo. Riflettori accesi sul terrorismo islamico e sulla criminalità transfrontaliera. La Germania ha intenzione di fare sul serio, tant’è che la ministra Faeser ha già notificato la decisione alla Commissione europea. Il governo ha ora “sviluppato un modello per respingimenti efficaci e conformi al diritto europeo”, hanno affermato gli ambienti governativi. Ricordiamo che al momento i respingimenti alle frontiere terrestri tedesche si verificano solo in determinati casi. Come riporta LaPresse, avvengono se qualcuno è soggetto a un divieto d’ingresso o non presenta domanda di asilo. Già a metà ottobre 2023 la ministra Faeser aveva disposto controlli stazionari ai confini con Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera, sulla scia di quelli introdotti al confine con l’Austria nel 2015.

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Ma non solo. Scholz vuole  trasformare la Germania nel paese della pace tra Russia e Ucraina. Nella bufera per i vari dossier, ultimo quello politico con la disfatta in Turingia e Sassonia, il cancelliere s’è giocato la carta ucraina. Come evidenziato da Repubblica, il socialdemocratico sta lavorando a una sorta di “Minsk 3”, che comprende l’ipotesi di cedere pezzi di territorio ucraino a Mosca. “È arrivato il momento di discutere su come accelerare, per uscire da una situazione di guerra e arrivare alla pace”, le parole di Scholz, promuovendo un’altra conferenza sulla pace ma con la partecipazione di Putin.

La Russia, con il portavoce Dmitri Peskov, ha fatto sapere che la Russia non respinge alcuna iniziativa per una fine delle ostilità, ma che è “necessario capire di cosa stiamo parlando”. Una cauta apertura, dunque. Zelensky, che ha dialogato con Scholz a margine della riunione dei ministri della Difesa nella base militare di Ramstein, s’è soffermato così sull’attuazione della formula di pace e la preparazione per il secondo vertice di pace: “Grazie per aver fatto tutto insieme per avvicinare una pace giusta”. Seguiranno aggiornamenti.

Franco Lodige, 9 settembre 2024

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