Politica

Stretta sulle case occupate: è finita la pacchia per gli amici della Salis

Ieri è arrivato il via libera dell’Aula della Camera alla legge che introduce il reato di occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altri

Sì, è finita la pacchia per chi occupa le case. Una notizia esiziale per Ilaria Salis e per i suoi amici del movimento Lotta per la Casa. Ieri è arrivato il via libera dell’Aula della Camera senza modifiche all’articolo 10 del ddl sicurezza che introduce nell’ordinamento un nuovo reato, il 634-bis, ossia “l’occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altri”. Il provvedimento prevede che “chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato”. L’emendamento, inoltre, prevede anche l’articolo 321-bis che permette, su indicazione del giudice, alle forze dell’ordine di intervenire in tempi rapidi per lo sgombero.

Misure più efficaci per contrastare l’occupazione arbitraria di immobili, una criticità sempre più diffusa che riguarda tutto il territorio nazionale e che genera un crescente allarme sociale. Una brutta, bruttissima notizia per tutti quei politici – a partire dalla già citata Salis, fino ai suoi compagni colleghi di partito – che sono giunti addirittura a promuovere il fenomeno, dimenticando la sofferenza degli italiani colpiti dal reato. Un fenomeno che va prevenuto e represso, sia che riguardi beni privati sia che interessi proprietà pubbliche: la mossa della maggioranza è mirata a una risposta concreta dopo anni di malgoverno e di menefreghismo.

Una norma che punisce i malviventi e anche i loro complici, pronti a giustificare reati pur di raccogliere qualche consenso. Il tempo dell’illegalità tollerata e incoraggiata è ormai alle spalle. I casi di cronaca li conosciamo tutti, a partire da Palazzo Curtatone che – come ricordato da Fabio Rampelli di FdI – “venne trasformato in un rifugio per immigrati irregolari che hanno arricchito i movimenti per la casa dell’ultrasinistra”. Ora il prossimo passo è liberare i palazzi occupati e restituirli ai legittimi proprietari, pubblici o privati. I numeri sono preoccupanti: come riportato recentemente da Panorama, gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica occupati abusivamente sono circa 30 mila, a cui si aggiungono altre 20 mila case di enti privaqti. Un totale di 50 mila immobili occupati abusivamente.

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Non è tutto. Palazzo Montecitorio ha dato il via libera anche all’articolo 14 che prevede il carcere per chi impedisce con manifestazioni la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica. La norma in passata chiamata “anti no-ponte”, a proposito dei contrari alla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, prevede la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 euro, nel caso un blocco stradale o ferroviario effettuato con i propri corpi. Si prevede inoltre la reclusione da sei mesi a due anni se il fatto è commesso da più persone riunite.

Franco Lodige, 12 settembre 2024

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