Sapete cosa è peggio rispetto ai fancazzisti che protestano con le loro tende perché non vogliono fare un’oretta in pullman o in treno? I politici che li vanno a trovare che, evidentemente, non hanno un cazzo da proporre. Quelli che vanno lì a fare il loro discorsetto, con le loro giacche accuratamente consigliate dai loro armocromisti, sono molto peggio di quei ragazzi che, in fondo, sono quello che sono. Sono peggio, molto peggio quei politici. Una tristezza infinita. Voglio quindi fare un grande appello ai pendolari di tutta Italia: occorre riunirsi in una grande manifestazione come fu fatto anni fa. I pendolari muti che ogni giorno fanno un’ora di viaggio senza rompere i coglioni. Anche io, per esempio, faccio mezz’ora al giorno per arrivare alla sede di Radio 24, ma metto una tenda sotto il Sole 24 Ore.
Voglio poi narrarvi la drammatica giornata di Ilaria Lamera, il capo della rivolta delle tende a Milano. Inizia drammaticamente alle 8:15, quando parte da Alzano Lombardo alla volta di Milano. A 20-25 km dalla sua università, quasi con le lacrime agli occhi, cammina 20 minuti per arrivare alla stazione del tram. Sono circa 20 minuti di tram ed il dramma è in corso: la fatica colpisce le gambe, la testa, ma arrivata alla stazione di Bergamo prende il treno che la porterà a Milano. Questo dramma infinito termina dopo 40 minuti, quando il treno è arrivato a Milano Lambrate. Pensate un po’, è partita da casa alle 8:15 e alle 9:45 è a Milano, ma adesso deve raggiungere l’università. Arriva finalmente alle 10:05 di fronte al Politecnico di Milano. Questo è il dramma vissuto dalla ragazza.
Nel frattempo, mi arriva un messaggio dell’onorevole Majorino che mi accusa di essere “intimamente di destra”. Dire che questi sono dei cialtroni è di destra? Io sono con i pendolari veri, non con quattro cialtroni viziati. Caro Majorino, ti stimo perché ti considero un avversario leale, ma i veri pendolari, quelli che tu dovresti appoggiare, non sono questi quattro cretini! Sono ben altri.
Giuseppe Cruciani, 13 Maggio 2023
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