Se a questo aggiungiamo che il 12 novembre la Tv iraniana ha riportato la notizia che Teheran, in barba alla risoluzione dell’Onu 1701 che prevede il disarmo di Hezbollah, ha fornito alla milizia sciita in Libano un gran numero di missili Fateh-110 insieme ad altri missili balistici antinave, e che in precedenza Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, aveva affermato che se necessario avrebbero colpito il reattore nucleare di Dimona in Israele proprio con i missili ‘Fateh-110’, che hanno un raggio d’azione di oltre 300 chilometri, ci rendiamo conto che, nonostante Biden stia ancora a casa sua, i venti di guerra si stanno già alzando.
La vendita di missili a Hezbollah da parte dell’Iran non è una novità, ma è la prima volta che Teheran lo afferma pubblicamente. Il portale online Axios ha riferito domenica che l’amministrazione Trump sta pianificando una raffica di sanzioni contro l’Iran prima della fine del suo mandato, il che potrebbe mettere in crisi Biden ancora prima che metta piede nello Studio Ovale. Potrebbe però anche nascondere un piano per dare un colpo definitivo al programma nucleare iraniano prima di una eventuale uscita di Trump dallo Studio Ovale.
Michael Sfaradi, 13 novembre 2020