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Su Mes e Fase 2, il centrodestra rimanga unito - Seconda parte

Mi permetto dunque di lanciare un piccolo appello. Ci sono e resteranno, tra i partiti dell’attuale centrodestra, differenze (forse sanabili, forse no) sul rapporto con l’Ue e su come acquisire risorse. Una franca discussione può far bene, ed è inutile negare differenze di approcci. Ma, una volta chiusa quella partita, il centrodestra avanzi al paese una proposta unitaria sull’uso delle risorse, sulle misure fiscali da adottare, sugli obiettivi per ripartire. Matteo Salvini ha annunciato nel weekend un ambizioso e molto interessante progetto di “ricostruzione”: mi sembra un’iniziativa eccellente, da salutare con favore.

Una volta che Salvini avrà fatto la sua mossa, Fdi e Fi leggano le proposte leghiste, aggiungano le proprie, e si renda più vicino (non più lontano) il momento in cui potrà essere restaurata un po’ di normalità democratica e una prova elettorale (l’ideale sarebbe già a primavera 2021), con una sana competizione tra centrodestra e centrosinistra. Senza altri intervalli tecnici, “alla Monti”: il 2011 ha già fatto abbastanza danni.

Daniele Capezzone, 27 aprile 2020

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