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Sul Russiagate i democratici dovrebbero scusarsi con Trump - Seconda parte

I democratici – conclude l’opinionista conservatore del New York Times – hanno vinto alla Camera le elezioni di midterm concentrandosi sui programmi, dovrebbero riflettere su questa impresa e smetterla di affidarsi alle denunce per cercare di battere Trump.

Come dicevo, ecco un’analisi ricca di buon senso, utile in particolare per noi italiani che dotati di un ben più scassato sistema di check and balance di quello americano, stiamo vivendo nel festival dello scandalismo da almeno 27 anni filati. Se invece delle varie Boccassini e Di Pietro avessimo avuto un Robert Mueller, e poi a metà degli anni Duemila se invece di Gianfranco Fini e di Giorgio Napolitano avessimo avuto un tipo come il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, critico di Trump ma con la schiena dritta, non avremmo logorato così tanto la politica nazionale e sviluppato la nostra subalternità a sistemi di influenza straniera, come invece è avvenuto.

 

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