Commenti all'articolo Suona la campana a morto per l’Unione europea

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Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
29 Gennaio 2019, 17:48 17:48

bisogna far mrcia indetro e rifastrsi aalle considerazioni una condescrizione ddella demopcrazia e e de i suoi propositii essenziali come esposposto nella prima delle conerenze di Cardenomt
I una democrazia il governo nopuo amministrare , nondeve amministrar lr lelazioni politici sociali che possamo affettare negativamente il tessuto siciale del Paese.Il metodo é determinato dal tira e molla tra Welfare e preferenceperomali i esto é variablie ad paese a paese ma la difficoltña piú grande é rappresentata dalla velociá dello sviluppo tecnologoco che presenta il futuro come una autpista senza freni.(Segue)

Edoardo Fumagalli
Edoardo Fumagalli
29 Gennaio 2019, 9:36 9:36

Sono contento di vedere alla fine che non solo noi italiani siamo dei cretini, ma anche i nostri cugini d’oltralpe. Che da tempo se la ridono alle nostre spalle in quanto ci stiamo svendendo a loro. Moda, aziende agricole (vino soprattutto), tecnologie ecc. A Torino il lingotto è in mano a loro, per pochi spiccioli.
Ora però si sono svenduti ai crucchi. I quali pensano di poter di nuovo fare un fagotto della Francia. Vedremo. Con questo contratto, l’accordo di Aquisgrana. (Carlo Magno lo hanno resuscitato?) storica sede di sacro e profano (strano che il papa non sia stato chiamato per la benedizione, che i tempi cambiano), alle spalle della EU. E l’Europa che fa? applaude a questo inciucio. Infatti come si può conciliare un’accordo del genere, addirittura con la creazione di un esercito interno alla Nato e alla EU. Incredibile. Ma che io sia uscito di senno? La cosa è strana davvero. A breve ci saranno nuove elezioni e la Francia è sul bilico di una rivoluzione (media silenziosi), per cui non so veramente a cosa si stia puntando.

salvatore
salvatore
25 Gennaio 2019, 12:34 12:34

La Merkel parla papale papale ” urbi et orbi ” : io posso anche andar via, kein Problem ! La Politica, resta la stessa ; e al mio posto ci sarà Macron, fedele europeista, amico della Germania.

Oggi, io lo nomino MACRON VICE-CANCELLIERE, per la Provincia Francia.

Della Provincia ITALIEN, auch kein Problem. L’ Italia essendo ” nur ein geographischer Begriff ” ( Klemens Wenzel Lothar von Metternich ! ).

Antonio
Antonio
24 Gennaio 2019, 21:29 21:29

Bravo Gnocchi hai colto il contenuto reale del patto di Aquisgrana ma sulla questione ma sulla questione delle polemiche “surreali” ti lasci guidare da una partigianeria elettoralistica forse mica gratuita. Non c’è niente di surreale sulla questione del Franco afrique. Ti consiglio l’ottimo articolo sul “il giornale” del 24.01.19 : Ecco come Parigi controlla l’Africa di Andrea Muratore.

Edoardo Fumagalli
Edoardo Fumagalli
24 Gennaio 2019, 13:54 13:54

Non capisco una cosa, come mai hanno firmato un accordo che non potranno mai rispettare. Se fosse, tra Germania e Austria, lo capisco, ma qui le cose sono decisamente diverse.
Se la Germania crede che siccome con le panzer “divisionen” non sono riusciti a prendere la Francia, ma credono che con la penna si, credo che a qui a poco si dovranno ricredere. Macron è solo una pedina delle solite elite.
saluti

Giuseppe Roberto Mignosi
Giuseppe Roberto Mignosi
23 Gennaio 2019, 17:35 17:35

Prima hanno voluto un allargamento indefinito, sino ad arrivare a 27 Paesi, e adesso si accorgono che il sistema non regge e che gli Stati con cui convenga “mettere in comune” sono molto pochi (e, ovviamente, solo i più ricchi). Prima o poi, Grecia, Italia, Portogallo e chissà quanti stati ancora potrebbero dire o far dire ad un Parlamento Europeo populista (non senza ragione) “ma, se siamo tutti una sola Unione Europea, non sarebbe il caso, oltre alla moneta e forse all’esercito e diplomazia comune, mettere in comune anche il debito pubblico?” Brivido nella schiena ai contribuenti tedeschi. Alla Germania interessa solo l’Olanda, la Danimarca, l’Austria e, ovviamente, la Francia. Di tutti gli altri se ne può fare a meno, anzi, è conveniente ormai farne a meno.
L’Italia non speri di entrare in questo “circolo privilegiato”. Non c’è speranza. Cominci a guardare altrove.