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Super Mario declassato a Mario - Seconda parte

Un gran pasticcio come quello in corso all’ex Ilva di Taranto, dove un caro amico di Draghi, l’ex boiardo di tutte le stagioni Franco Bernabè, è già ai ferri corti con la tostissima Ad, Lucia Morselli; lo stesso dicasi per Francesco Caio, promosso in Saipem, il quale troverà le barricate dei manager interni che non lo hanno apprezzato come presidente. Non solo onori ma anche oneri, dunque, per Super Mario il quale, per tenere tutti zitti e buoni, virologi, gesuiti e politici di ogni tipo, sta continuando con l’insensata linea della coppia scoppiata Conte-Gualtieri, con un bel menu doroteo-cencelliano che comprende, a titolo esemplificativo, 160 milioni per lo “sviluppo della capacità degli operatori della cultura per gestire la transizione digitale”.

Rispetto al Pnrr che fu di Conte e su cui Matteo Renzi fece cadere il Governo, ci sono più tabelle ma restano purtroppo interventi di minima taglia messi solo in bella copia dal fedele Ministro Daniele Franco che, non a caso, in Banca d’Italia avevano soprannominato ‘il grigio’. Nulla di nuovo sotto il sole. Di questo passo, il rating del Premier rischia il declassamento da Super Mario a semplicemente Mario.

Luigi Bisignani per Il Tempo 25 aprile 2021

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