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Suppletive Monza, assegnato il seggio di Berlusconi: chi ha vinto

La sfida tra Adriano Galliani e Marco Cappato. Molto bassa l’affluenza: si ferma al 19,23%

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I dati non sono ufficiali, ma c’è poco da attendere e infatti nel centrodestra già si festeggia. Oggi i cittadini di Monza e della Brianza erano chiamati alle elezioni suppletive per votare il senatore che prenderà il posto di Silvio Berlusconi, venuto a mancare pochi mesi fa. Adriano Galliani, candidato per il centrodestra, quando le sezioni scrutinate sono 171 su 739 è in vantaggio su Marco Cappato, attivista per i diritti civili e sostenuto dal centrosinistra. Il primo gode del 51% di preferenze contro il 38,23% dell’avversario. Gli altri sei candidati sono al momento tutti sotto il 2%. “La forbice è talmente ampia che è quasi impossibile un recupero”, fanno sapere dal comitato elettorale del centrodestra.

E infatti a quelle latitudini già si esulta e pure Cappato riconosce la sconfitta. “Possiamo dire di aver vinto queste elezioni. Stiamo aspettando il senatore Galliani, che è chiaramente prudente, come sempre. Però sì, secondo i nostri seggi campione, secondo i dati che abbiamo, per come sta procedendo lo spoglio, siam vicini alla matematica vittoria”, dice Fabrizio Sala. “Una vittoria dal sapore speciale, per Forza Italia, per il centrodestra. Un pensiero a Silvio Berlusconi, che lassù starà festeggiando. Orgogliosi del nostro nuovo senatore”, scrive Antonio Tajani. Gli fa eco Maurizio Lupi: “I nostri complimenti, conferma ancora una volta la compattezza e l’unità del centrodestra. Continueremo a lavorare per riformare il Paese e mantenere gli impegni presi con i cittadini”.

Lo sfidante, comprendendo di aver perso, si assume “pienamente la responsabilità della sconfitta” e fa le “congratulazioni ad Adriano Galliani per le elezioni”. “Abbiamo realizzato una mobilitazione – ha aggiunto Cappato – Si dice ‘non ci hanno visti arrivarè, questa volta a una decina di giorni dal voto ci hanno visti arrivare. Sono scesi in campo tutti, ministri, governo, capi partito, la presidente del Consiglio e hanno fatto quello che potevano fare: serrare i ranghi e le fila e questo ha avuto indubbiamente un’efficacia”.

Notizia in aggiornamento