Castellitto e i suoi iperborei: fuori dalla prigione mentale del virtue-signalling e del buonismo conformista
È possibile raccontare senza moralismo l’assenza di moralità, o l’assenza di moralità convenzionalmente intesa, o la ricerca faticosa di una propria dimensione morale “altra”, per quanto spregiudicata e irregolare? È possibile descrivere una realtà, umana e sociale, senza avvertire l’esigenza – ad ogni riga – di prenderne ipocritamente le distanze, senza giudicare, senza il dito […]