Articoli taggati con #giornalismo

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Una notizia raccontata cento anni dopo

Il Corriere del Ticino ha una rubrica giornaliera intitolata “Cent’anni fa” che riporta notizie che lo stesso giornale aveva dato allora. Scelgo questa del 27 novembre 1919, mantenendo lo stesso titolo. 1. Interessante l’incipit “Troppo tardi per la nostra edizione di ieri, ci arrivava notizia da Arogno che un tragico incidente gettava improvvisamente il lutto […]

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Polizia del pensiero, liste di proscrizione e commissioni: i metodi delle dittature

Oltre che essere un Paese di comunicatori, ci scopriamo essere pure un Paese di pensatori. Oddio, le due cose dovrebbero essere sempre legate da un nesso indefettibile che metta il pensiero a monte della comunicazione, ma non è sempre così. Di solito, uno pensa e poi comunica il proprio pensiero, e tale comunicazione è persino […]

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Il martedì di Capaneo – Fake news? Più insidiose le ricostruzioni sforbiciate dei media mainstream

“Fake news”, si legge in Treccani Cultura-Enciclopedia on line, è “una locuzione inglese (lett. notizie false), entrata in uso nel primo decennio del XXI secolo per designare un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero, divulgata intenzionalmente o inintenzionalmente attraverso il Web, i media o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzata da […]

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La dietrologia e il retroscenismo uccidono i giornali italiani

Dietrologia e retroscenismo sono diventati il pane quotidiano di chi gestisce la gran parte dei mezzi di comunicazione nel nostro Paese. Un fenomeno pericoloso, che sta prendendo decisamente una brutta piega. Anche dei bambini sarebbero in grado di capire che i due azionisti del governo hanno dei problemi, è sotto gli occhi di tutti. Ma […]

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La forza libera dello Zafferano di Ruggeri

Come sapete questo rubrichino si dovrebbe occupare di formare una biblioteca liberale. Non abbiamo però alcuna intenzione di trascurare fenomeni editoriali più contemporanei. Riccardo Ruggeri con il suo settimanale (roba da pazzi) per di più online e gratuito e senza pubblicità (roba da manicomio) è riuscito a toccare alcune corde giuste. Non sappiamo se il […]

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Libero, se l’indignazione apre la strada alla censura

Vittorio Feltri spesso può risultare simpatico tame la gèra fra le müdande: il direttore di Libero non se la prenderà, il paragone (“come la ghiaia fra le mutande”) tra l’altro è espresso in un idioma che per ceppo è molto vicino al dialetto orobico mentre lui è anche uomo di spirito e forse – anzi, […]

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Quando il fact-checking è esso stesso fake-news: chi controlla i “controllori”?

I media americani hanno abbandonato il loro compito primario, che è quello di dare le notizie. Sono passati i tempi in cui si offrivano al lettore le famose 5 W: Who? (Chi?), What? (Che cosa?), When? (Quando?), Where? (Dove?), Why? (Perché?). Oggi bisogna dire alla gente cosa deve pensare, e questo dopo aver accuratamente filtrato […]

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La bolla dei media liberal e il rischio di una via illiberale all’antipopulismo. Intervista a Luigi Curini

Luigi Curini è professore ordinario di scienza politica all’Università Statale di Milano e visiting professor alla Waseda University di Tokyo, Giappone, ed è esperto di comportamenti elettorali, competizione politica e social media. MARTINO LOIACONO: Professore, partiamo dalla vittoria di Trump: perché non è stata ancora accettata? LUIGI CURINI: Accettare qualcosa significa comprenderlo. Il passo della comprensione è un passo necessario e si deve fondare su un processo […]

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Le radici della crisi di credibilità della stampa mainstream: le categorie ideologiche del “giornalista collettivo”

Qualche riflessione sulla crisi dei media si impone. I dati sulle vendite dei grandi giornali ci mostrano un quadro impietoso. Se nel 2008 il Corriere della Sera vendeva circa 466mila copie, oggi ne vende poco più di 212mila. La Repubblica idem: da quasi 443mila alle attuali 166mila. E non si salva nessuno: né la destra, […]

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Il giornalismo ai tempi del governo a cinque stelle: tra francesismi e cadute di stile

Lucia Annunziata col Guardasigilli Bonafede, che qualcuno chiama “Malafede”, ha gioco facile: “Allora, io sarei più una pennivendola o una puttana?” e lui: mah, ciascuno ha il suo stile… Sì, d’accordo, ma a parte le faccende stilistiche, i francesismi, il luogo comune che equipara giornalismo a meretricio è talmente inveterato da esser diventato peggio di […]

la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE