Oltre alla guerra delle parole, cosa resta all’opposizione?
Continua imperterrita la guerra delle parole su cui ha finito per assestarsi, dopo la caduta del fronte elettorale, la miglior intellighenzia progressista, del tutto incapace di elaborare la sconfitta, tanto da incolpare una legge elettorale concepita e votata dalla stessa sinistra. Le battaglie linguistiche della Gruber Se non, addirittura, giungere a sommare astenuti e votanti […]