Il fattore democratico e l’errore fondamentale degli Accordi di Oslo
La vita di Natan Sharansky si confonde con la storia del popolo ebraico. Per decenni fu la voce degli “ebrei del silenzio”, come li chiamò Elie Wiesel dopo un viaggio in Urss, ovverosia i tre milioni di cittadini sovietici che portavano sulla carta d’identità la menzione “nazionalità ebraica” e che per questo venivano discriminati e […]