“Tassare i mercantili”. Arriva la nuova eco-follia dell’Ue

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mercantili ue

È l’ennesima dimostrazione dell’orientamento eco-fondamentalista che ormai è proprio nelle stanze dei bottoni di Bruxelles. Sì, perché dopo il grande assist alla Cina con l’introduzione dello stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035l’introduzione dello stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035, nonché la direttiva sulle case green, l’Unione Europea ne ha combinata un’altra delle sue.

Ora, in nome dell’ambiente, Bruxelles vuole tassare i mercantili che fanno scalo nei porti europei del Mediterraneo, prima di raggiungere i grandi porti del nord Europa o quelli americani. Una politica che sarebbe a dir poco deleteria, visto che tanti terminalisti andrebbero a scegliere come porti di trasbordo scali fuori dall’Ue, con il rischio accettato non solo di aumentare le miglia di navigazione, ma anche – a livello ambientale – si tradurrebbe nella consumazione di più emissioni di Co2 rispetto a quelle rilasciate con le attuali rotte.
A denunciarlo in una nota è direttamente il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto: “Una delirante misura della Commissione europea, al momento prevista nel pacchetto ‘Fit for 55’, se fosse approvata così come concepita e senza modifiche, rischia di far perdere competitività e importanti quote di mercato al porto di Gioia Tauro a partire dal 2024”. 
 
La tassa sulle navi porta container verrebbe pagata al 100 per cento nella tratta tra due porti Ue, mentre sarebbe al 50 per cento se uno dei due porti è extra-Ue. Per Occhiuto, questo significa che “una nave proveniente dall’India e diretta in Usa pagherebbe zero euro se decidesse di fare scalo in un porto nordafricano”.
 
Insomma, il provvedimento andrebbe a tradursi in una vera e propria beffa per il commercio marittimo del sud Europea. Un scelta suicida che, a maggior ragione, riguarderebbe il nostro Paese. Ed è lo stesso Occhiuto a richiedere la difesa del governo in sede comunitaria contro il nuovo tratto eco-fondamentalista europeo. Un potenziale rischio che – secondo sempre Occhiuto – dimostra come l’Ue “ agisce in modo ideologico, dimostra tutta la sua miopia e la sua siderale distanza dalla vita reale dei territori e delle realtà economiche”.

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