Il progetto del Mit

Taxi gratis a chi si sbronza in discoteca: paga Pantalone

Il progetto di Salvini per la sicurezza stradale: taxi o navetta gratis all’uscita della discoteca. Il test in sei locali italiani

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Taxi gratis discoteca

L’ultima idea è quella di pagare con soldi pubblici il taxi ai giovani che bevono in discoteca. Avete capito bene. Un progetto sperimentale, ideato dal Mit, che si prefigge di fornire dei voucher taxi ai frequentatori di sei locali notturni scelti in punti strategici del territorio nazionale: chi ha bevuto troppo ottiene la navetta o l’auto bianca gratis, così come le persone che accompagnava. Il periodo di prova andrà da agosto a metà settembre.

Ora, non per fare gli inquisitori, ma sinceramente si fa fatica a capire la logica di questo progetto. Nessuno fraintenda: tutti sono sostenitori dell’idea di garantire il ritorno a casa sicuro per tutti quei giovani che scelgono di passare la notte in discoteca. Tuttavia, l’idea di usare soldi pubblici per tali scopi appare un po’ contraddittoria.

Perché dovrebbe essere lo Stato a pagare la corsa del taxi per i nostri giovani che scelgono di bere fino a tardi? Non potrebbero, magari, essere i locali notturni stessi a farsi carico di tale spesa? Non sarebbe più logico se parte degli incassi notturni fossero investiti nella sicurezza dei clienti, fornendo un servizio di trasporto notturno o dei voucher taxi?

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La critica non è rivolta ai giovani che si divertono nelle notti estive. Qui nessuno vuole fare il moralista che condanna l’alcol e la movida. No, il punto è un altro. Il punto è sull’uso dei soldi pubblici.

È chiaro che l’idea nasce da un buon fine – la sicurezza dei giovani che tornano a casa dopo una notte di festa. Tuttavia, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: perché il contribuente dovrebbe pagare il taxi gratis a chi beve? Quando vi capiterà di prendere un taxi dopo una notte in discoteca, chiedetevi: chi dovrebbe pagare per la mia corsa? E magari, la risposta che troverete vi sorprenderà.

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