Sembra proprio che la giunta di Roma Capitale voglia eccellere nel controllo sociale. Roma sarà invasa da migliaia di telecamere, una buona parte già installate per controllare i varchi della folle Ztl allargata a tutta Roma che scatterà dal primo novembre, sempre se i romani non aprano gli occhi e non si decidano finalmente a reagire e con la dovuta veemenza contro questa assurda, inutile e liberticida idiozia, anche discriminatoria per chi non potrà permettersi un’auto nuova, ibrida o elettrica. I meno abbienti, cioè quelli che la Schlein dice di voler “tutelare”, a Roma Gualtieri li tutelerà lasciandoli a piedi o sequestrandoli a casa col ricatto green.
Ma il modello cinese va perseguito con sempre maggiore impegno a quanto pare e così il grande fratello di Gualtieri&C si doterà anche di telecamere “intelligenti”, come ha spiegato l’ineffabile assessore alla mobilità Patanè, grande sponsor del modello cinese, nel corso dell’audizione delle commissioni Mobilità e Giubileo. Beninteso saranno telecamere intelligenti e i dati sensibili verranno trattati con sobrietà, ha assicurato l’assessore. Serviranno per riconoscere chi in passato si è macchiato di “atti non conformi” così da poterlo tenere d’occhio.
Insomma lo fanno solo per la nostra salute e per la nostra sicurezza. Del resto tutti i regimi basati sul controllo sociale e sulle limitazioni della libertà e della privacy lo fanno per il famoso “bene comune”. A noi questo futuro orwelliano e distopico ci fa invece orrore, altroché “bene comune”!
Andrea Bernaudo, 8 maggio 2024
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