Telefonata Putin-Trump: la Russia nega tutto

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Putin Trump Smentita

È vero o non è vero? Se l’è inventato di sana pianta il Washington Post, oppure il colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin c’è stato davvero. Mistero. Giallo. Chissà. Da una parte il quotidiano americano, non smentito al momento dallo staff del tycoon, secondo cui la chiamata ci sarebbe stata e durante la quale il neo presidente Usa avrebbe invitato il Cremlino a non cercare l’escalation in Ucraina da qui all’insediamento alla Casa Bianca, ricordandogli la forte presenza di soldati Usa in Europa. Dall’altra Dmitry Peskov, che invece smentisce categoricamente che un dialogo tra i due ci sia stato. “Non c’è stata alcuna conversazione, è pura fiction”, ha spiegato, definendo del tutto “falsa” la notizia.

Da registrare ci sono almeno tre di dettagli. Il primo, come detto, è la mancata smentita da parte di Trump a qualche ora, ormai, dalla pubblicazione del pezzo del WP. Il secondo è che forse il Cremlino si aspettava che Trump gli lasciasse carta bianca per prendersi il Donbass e tutto il resto, mentre per il momento ha più che altro chiesto alla Russia moderazione. Il terzo, comunque, è che il presidente russo resta “aperto a tutti i contatti” e non esclude che si possa arrivare a “negoziati” qualora vi fossero segnali positivi in tal senso. E se Usa e Russia non si parlavano ormai dall’inizio del 2022, quando Mosca ha avviato l’invasione dell’Ucraina, fatte salve le comunicazioni militari standard per evitare incidenti, è chiaro che con l’elezione di Trump comunque uno spiraglio si è aperto. Di “segnali positivi” aveva parlato anche Peskov, ricordando che The Donald “durante la campagna ha detto che vede tutto attraverso la lente degli accordi”. A differenza di Biden, che addirittura ipotizzò un cambio di regime a Mosca, Trump “almeno parla di pace, invece di scontro e del desiderio di infliggere alla Russia una sconfitta strategica”.

Di certo c’è invece la telefonata tra Volodymyr Zelensky e Trump con la partecipazione di Elon Musk. Cosa si siano detti realmente resta confinato nel perimetro della riservatezza, fatte salve le poche informazioni fatte trapelare dai rispettivi staff. Ma il presidente Ucraino non sarebbe uscito da quel colloquio “sconfortato” come forse qualcuno si aspettava. The Donald ha promesso di far terminare il conflitto “in 24 ore”, forse gliene serviranno di più, ma un piano di pace sarebbe più o meno pronto. Almeno nelle sue linee generali: cessioni territoriali a Mosca, una zona demilitarizzata al confine, niente adesione alla Nato ma la fornitura militare massiccia da parte degli Usa per impedire future aggressioni russe. Il governo ucraino, scriveva il Wp, era stato avvertito della “presunta” telefonata tra Trump e Biden, a cui Zelensky non si sarebbe opposto. I funzionari di Kiev sapevano in fondo da tempo che il neo presidente americano avrebbe discusso una soluzione diplomatica del conflitto ucraino con Putin.

Franco Lodige, 11 novembre 2024

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