Clamoroso a La7. Stamattina, durante la trasmissione “L’aria che tira” condotta da Myrta Merlino, per circa cinque minuti è calato il gelo in studio. E non poteva essere altrimenti.
Tutto è cominciato quando a prendere la parola è stato Claudio Giorlandino, direttore sanitario di Alta Medica, uno specialista con tanta esperienza nella lotta al virus, come ci ha tenuto a sottolineare la stessa conduttrice in fase di presentazione dell’ospite.
Ma sentiamo cosa ha detto l’esperto di così sconvolgente a proposito della terza dose, del virus in senso lato e dell’esperimento israeliano attualmente in essere.
Siamo sicuri di aver sentito bene? Proviamo a ripercorrere i passaggi principali dell’intervento del medico.
“Noi siamo completamente pro vax – premette Giorlandino – ma io sposo completamente quello che ha detto il Ministero della salute israeliano […] che vaccinare, non serve più tanto. Hanno iniziato la terza dose perché non sapevano che fare ma non perché credono che il vaccino possa fare qualcosa”.
Quindi, concetto numero 1: secondo l’esperto, vaccinare non serve più.
Poi, incalzato dalla conduttrice, aggiunge: “La terza dose ci aumenta la quantità di anticorpi – e questo è innegabile – contro un virus che però in pratica non c’è più.
Concetto numero 2: il virus, per lo meno nella sua prima forma, non esiste più.
A questo punto, dopo un po’ di confusione e sbigottimento generale, Gianluigi Paragone ospite anche lui della trasmissione, inizia a sorridere divertito. “Vi ha spiazzato!”, dice ironicamente mentre la conduttrice e gli altri ospiti sembrano non credere alle loro orecchie.
Al che scoppia un piccolo diverbio con Alessandro Cecchi Paone che interviene a gamba tesa sul medico senza per la verità cogliere a pieno il punto del suo discorso. “Perché deve confondere la gente? – ribatte dunque piccato Giorlandino – Questo vaccino non funziona più. Non funziona perché agisce su una proteina, la Spike, che è mutata. E non lo dico io, lo dice tutta la letteratura internazionale”.
Concetto numero 3: il vaccino non funziona più perché la proteina su cui agisce il virus è mutata.
“E quindi?”, lo incalza Paone, “vada fino in fondo, che cosa dobbiamo fare?”
“I vaccini erano validi nella prima fase”, risponde il medico. “Attualmente non servono. Dobbiamo cambiare vaccino”.
Concetto numero 4: bisogna cambiare i vaccini.
Insomma, Giorlandino è riuscito inaspettatamente a prendersi la scena e a creare un siparietto molto divertente, soprattutto per via delle reazioni indignate suscitate in studio. Quei rarissimi casi in cui qualcuno riesce ancora ad andare controcorrente, in un paese dove ormai sembra proibito, ci regalano ancora tantissime soddisfazioni.
Anzi, qualcuno aiuti il povero Cecchi Paone, magari non si è ancora ripreso.