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Lite di fuoco a L’Aria che Tira tra il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie. Tema del contendere, come ovvio, la guerra in Ucraina. E per la precisione l’opportunità o meno di trattare con Vladimir Putin una pace, o una resa che dir si voglia, di Kiev. Combattere o fermare la guerra, perdendo però dei territori?
A iniziare le ostilità è il giornalista ucraino che apostrofa la collega Maglie con il titolo, poco accademico, di “propagandista italiana”. “Dicessero a Putin di smettere di sparare e non agli ucraini di smettere di chiedere armi”, attacca Maistrouk. Replica la Maglie: “Ci sono persone, caro amico ucraino, che hanno la capacità di rendere antipatiche le loro cause, anche quando sono le più importanti e le più nobili. E tu sei tra costoro, per il modo arrogante che hai di dire le cose”.
Il resto viene da sé. “Io non voglio essere simpatico a lei, non me ne frega niente”, dice il cronista ucraino. “Cosa credi che la gente voglia fare il negoziato senza Putin – replica Maglie – Che discorsi fai? È che chiaro che i negoziati si fanno con Putin”. Posizione che fa scattare le ire di Maistrouk: “Siete soltanto dei chiacchieroni! Quando vi viene chiesto cosa proponente, non dite mai niente di niente. Dite ‘vogliamo la pace’, ma noi ucraini siamo i primi a volere la pace perché siamo noi a morire. Sta parlando a vanvera signora”.
Il giornalista ucraino, tra le altre cose, ricorda anche una collega morta sotto le bombe russe. Ma ormai a tenere banco è la diatriba con la Maglie. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora”, dice Maistrouk. “È meglio che tu non ti esprima. – replica Maglie – Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille”.
Il tentativo di dialogare a quel punto è tramontato del tutto, tra accuse reciproche e toni ormai alle stelle (anche da un punto di vista strettamente acustico). Infervorato con l’interlocutrice, a un tratto Maistrouk ha dato l’impressione di volersi trattenere. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora…“, ha annotato. E la Maglie, implacabile: “È meglio che tu non ti esprima. Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille!“. E quando Maistrouk critica Myrta Merlino per aver invitato due “propagandisti italiani” in studio, ovvero Maglie e Borgonovo, la giornalista conclude stizzita: “Tu sei pazzo, non stai bene”.