Non è una questione politica, diritti Lgbtq+sì o no, ma di lealtà sportiva. La struttura ossea e muscolare di un uomo non cambia con la transizione, il dosaggio ormonale da solo non serve a definire il genere, ed è una palese ingiustizia. Se domani mattina Mike Tyson decidesse di farsi operare
Egidia
2 Settembre 2024, 9:47 9:47
Sono fenomeni molto allarmanti che non vanno sottovalutati. Misoginia e le donne non se ne preoccupano. S era già visto con le se dicenti “pugliese”… la categoria “donna” è diventata come l indifferenziato: ci butti dentro tutto!!!!
Luca B
2 Settembre 2024, 8:38 8:38
Totalmente d’accordo. Un’atleta trans nato biologicamente uomo mantiene anche dopo la transizione una struttura fisica maschile e quindi la vera discriminazione è quella delle atlete nate biologicamente donne costrette a competere in condizioni svantaggiose
Ghibellino
2 Settembre 2024, 7:45 7:45
Basta con piselli e patate per la zuppa! Basta! E’ una fissazione sessuofobica!
Parlate dei veri problemi dell’Italia!
Bruno Podestà
1 Settembre 2024, 20:10 20:10
Questo problema lo possono risolvere solo le donne: rifiutandosi di gareggiare con i trans. Probabilmente non lo fanno per paura di essere tacciate di transfobia ormai uno dei peggiori delitti che si possono commettere in occidente.
barbara 1
1 Settembre 2024, 20:01 20:01
Nel 2019 il signor Petrillo non è diventato donna: è diventato un uomo castrato, tutto qui.
Non è una questione politica, diritti Lgbtq+sì o no, ma di lealtà sportiva. La struttura ossea e muscolare di un uomo non cambia con la transizione, il dosaggio ormonale da solo non serve a definire il genere, ed è una palese ingiustizia. Se domani mattina Mike Tyson decidesse di farsi operare
Sono fenomeni molto allarmanti che non vanno sottovalutati. Misoginia e le donne non se ne preoccupano. S era già visto con le se dicenti “pugliese”… la categoria “donna” è diventata come l indifferenziato: ci butti dentro tutto!!!!
Totalmente d’accordo. Un’atleta trans nato biologicamente uomo mantiene anche dopo la transizione una struttura fisica maschile e quindi la vera discriminazione è quella delle atlete nate biologicamente donne costrette a competere in condizioni svantaggiose
Basta con piselli e patate per la zuppa! Basta! E’ una fissazione sessuofobica!
Parlate dei veri problemi dell’Italia!
Questo problema lo possono risolvere solo le donne: rifiutandosi di gareggiare con i trans. Probabilmente non lo fanno per paura di essere tacciate di transfobia ormai uno dei peggiori delitti che si possono commettere in occidente.
Nel 2019 il signor Petrillo non è diventato donna: è diventato un uomo castrato, tutto qui.