E va bene, finita la descrizione “romantica” del Niger veniamo alle faccende più serie.
La popolazione cresce con un tasso annuo del 3, 88%, al che corrisponde un tempo di raddoppio pari al 18. In media ogni donna di laggiù ha 7.2 figli. Questi sono dati impressionanti di popoli che non hanno la minima idea di come sarà il loro futuro, perché sono ancorati al passato e vivono solo il presente. Da qui tutti i problemi dell’immigrazione dovuta alla saturazione demografica del Sahel e non solo.
Per maggiori dettagli: https://lespediente.blogspot.com/2019/09/sahel-e-magreb-tutte-le-premesse-per.html?m=1
Luisa Bianchi
25 Ottobre 2019, 23:41 23:41
Gentile Rosa, gli attacchi condotti in Nigeria – paese differente dal Niger, di cui parla il reportage – contro alcuni villaggi a prevalenza cristiana sono il risultato della radicalizzazione islamica dovuta a Boko Haram (se non addirittura semplice banditismo), e questo fenomeno prescinde completamente dall’appartenenza etnica. Non tutti i fulani sono musulmani, ci sono anche fulani cristiani oltre che animisti, così come non tutti i musulmani sono estremisti, anzi. Purtroppo certa stampa cattolica, tra cui quella cui lei fa riferimento, pare voler fomentare l’intolleranza etnico-religiosa. Tendenza pericolosa.
gianfranco benetti longhini
25 Ottobre 2019, 12:02 12:02
Egregio Tullio Pascoli, grazie per la descrizione.
Vorrei aggiungere che i Maasai (che vivono fra il Kenya e il Tanzania), pure loro nomadi, “alti e snelli gli uomini camminano flemmatici con un bastone attraversato sulle spalle, con le braccia appese, liberando le ascelle all’aria”come a descritto i Fulani.
Luisa Bianchi
25 Ottobre 2019, 11:37 11:37
Gentile Rosa, gli attacchi condotti in Nigeria – paese differente dal Niger, di cui parla il reportage – contro alcuni villaggi a prevalenza cristiana sono il risultato della radicalizzazione islamica dovuta a Boko Haram (se non forse episodi di banditismo), e questo fenomeno prescinde completamente dall’appartenenza etnica. Non tutti i fulani sono musulmani, ci sono anche fulani cristiani oltre che animisti, così come non tutti i musulmani sono estremisti, anzi. Purtroppo certa stampa cattolica, tra cui quella cui lei fa riferimento, pare voler fomentare l’intolleranza etnico-religiosa. Tendenza pericolosa.
Rosa
24 Ottobre 2019, 11:27 11:27
Non capisco chi sia l’autore dell’articolo: quindi non posso esprimergli tutta la mai disistima personalmente.
i Fulani sono descritti meglio sotto:
E va bene, finita la descrizione “romantica” del Niger veniamo alle faccende più serie.
La popolazione cresce con un tasso annuo del 3, 88%, al che corrisponde un tempo di raddoppio pari al 18. In media ogni donna di laggiù ha 7.2 figli. Questi sono dati impressionanti di popoli che non hanno la minima idea di come sarà il loro futuro, perché sono ancorati al passato e vivono solo il presente. Da qui tutti i problemi dell’immigrazione dovuta alla saturazione demografica del Sahel e non solo.
Per maggiori dettagli: https://lespediente.blogspot.com/2019/09/sahel-e-magreb-tutte-le-premesse-per.html?m=1
Gentile Rosa, gli attacchi condotti in Nigeria – paese differente dal Niger, di cui parla il reportage – contro alcuni villaggi a prevalenza cristiana sono il risultato della radicalizzazione islamica dovuta a Boko Haram (se non addirittura semplice banditismo), e questo fenomeno prescinde completamente dall’appartenenza etnica. Non tutti i fulani sono musulmani, ci sono anche fulani cristiani oltre che animisti, così come non tutti i musulmani sono estremisti, anzi. Purtroppo certa stampa cattolica, tra cui quella cui lei fa riferimento, pare voler fomentare l’intolleranza etnico-religiosa. Tendenza pericolosa.
Egregio Tullio Pascoli, grazie per la descrizione.
Vorrei aggiungere che i Maasai (che vivono fra il Kenya e il Tanzania), pure loro nomadi, “alti e snelli gli uomini camminano flemmatici con un bastone attraversato sulle spalle, con le braccia appese, liberando le ascelle all’aria”come a descritto i Fulani.
Gentile Rosa, gli attacchi condotti in Nigeria – paese differente dal Niger, di cui parla il reportage – contro alcuni villaggi a prevalenza cristiana sono il risultato della radicalizzazione islamica dovuta a Boko Haram (se non forse episodi di banditismo), e questo fenomeno prescinde completamente dall’appartenenza etnica. Non tutti i fulani sono musulmani, ci sono anche fulani cristiani oltre che animisti, così come non tutti i musulmani sono estremisti, anzi. Purtroppo certa stampa cattolica, tra cui quella cui lei fa riferimento, pare voler fomentare l’intolleranza etnico-religiosa. Tendenza pericolosa.
Non capisco chi sia l’autore dell’articolo: quindi non posso esprimergli tutta la mai disistima personalmente.
i Fulani sono descritti meglio sotto:
https://lanuovabq.it/it/17-cristiani-vittime-di-un-nuovo-attacco-fulani-in-nigeria
Il resto a dir poco è orientalismo, ma in realtà disinformazia.