In Italia siamo un po’ abituati alla giustizia a orologeria. In occasione dei grandi appuntamenti elettorali, come per magia spunta un’inchiesta oppure un rinvio a giudizio. Uno degli esempi più recenti riguarda il generale Roberto Vannacci, candidato alle Europee ma finito nel mirino di questo e quel tribunale. E il pensiero sorge naturale anche in relazione a Elon Musk. Se mister Tesla per il momento non è stato protagonista di indagini e accuse, il suo braccio destro in Italia sì. Il suo referente Andrea Stroppa è stato infatti coinvolto dalla procura di Roma in un’inchiesta per corruzione che ha visto finire in manette il dirigente di Sogei Paolino Iorio e l’imprenditore Massimo Rossi: il primo aveva appena intascato una presunta tangente di 15 mila euro dal secondo che, per conto della Italware, partecipava ad un bando di gara per aggiudicarsi un appalto.
Per quanto concerne Stroppa, come si legge nell’informativa della Guardia di Finanza che ha visto la collaborazione dei nuclei Pef e Valutario, un militare della Marina, che figura tra gli indagati, “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del governo italiano del sistema satellitare (Starlink, nd) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte, di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa”.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso delle conversazioni sarebbe emerso che “da un lato l’ufficiale di Marina programma” con un altro indagato “l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali”. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, si legge ancora “al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso la stessa l’ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”.
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La giustizia farà il suo corso, questo è chiaro, ma anche in questo caso sorprende un po’ la tempistica. Oltre ad aver espresso pieno appoggio a Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali Usa, Musk è pronto a investire milioni di dollari in Italia, senza dimenticare che recentemente è stato proprio lui a consegnare il Global Citizen Award 2024″ dell’Atlantic Council al premier Giorgia Meloni, elogiata a più riprese. Il legame dell’imprenditore sudafricano con il Belpaese è più forte che mai e questo ha destato più di un’invidia a sinistra, con molti compagnucci impegnati a perdere tempo con accuse sulla droga e sull’utero in affitto.
Nessuno sta accusando la magistratura di fare la guerra a Musk indagando il suo braccio destro in Italia, sia chiaro. Ma obiettivamente la vicenda potrebbe risultare sospetta, considerando anche quanto accaduto recentemente in Brasile, dove i magistrati hanno oscurato X nel pieno di un botta e risposta al vetriolo con mister Tesla. Le inchieste, soprattutto se plurime, potrebbero spingere un imprenditore a lasciare perdere progetti e investimenti in quel determinato Paese. Soprattutto se parliamo di parecchio denaro in ballo su diversi fronti: dalla gigafactory sulle batteria alla collaborazione via Pnrr con Starlink, fino all’accordo per andare sulla Luna con SpaceX. Una grande opportunità per Musk ma soprattutto per il Paese. Seguiranno sicuramente aggiornamenti.
Franco Lodige, 15 ottobre 2024
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