Commenti all'articolo Torino, l’ipocrisia della sinistra sulla Tav e la bugia Fiat

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Claudio Braccesi
Claudio Braccesi
12 Dicembre 2018, 18:38 18:38

Il PD-PDS-DS-PCI poi non ha proprio titolo per dire niente. L’ipotesi Torino Lione risale al ’91. Se avessero voluto farla l’avrebbero già fatta ed ora sarebbe quasi vecchia. Prigionieri della loro demagogia sinistro-verde hanno menato il can per l’aia ed ora se la prendono coi Grillini NO-TAV, che, zitti zitti, dopo una finta analisi costi-benefici, la farebbero. Il problema è che col can-can causato dal PD, anche i grillini ora devono essere veramente contro. Bel risultato.

Edoardo Fumagalli
Edoardo Fumagalli
11 Dicembre 2018, 10:26 10:26

Il progetto TAV di persè, non è male.
Il problema è che in Italia, per queste opere, dove sono presenti enormi quatrini, vi è sempre una connivenza di stampo chiamiamolo; “politico mafioso”. Ma in questo caso, l’opera, se non erro, era stata approvata da un ministro tecnico dell’allora governo Monti. Lunardi.
Ho sempre creduto che questa opera sia un bene per il paese, ma il progetto, non è stato fatto su base di ristrutturazione della presente via ferrata, ma secondo un nuovo impianto. Ogni volta che si fa un progetto, bisogna farlo togliendo altra terra, senza tener presente le già presenti infrastruttura, migliorandole. Così i cittadini, prendendo spunto dalle parole più famose Fantozziadi linguaggi; si “incazzano”, per dei progetti nuovi, ma con le solite lacune, che si fanno in Italia. E credo che sia partito da questo il concetto di no TAV. Che poi ci sia messo altro attorno, succede.
Per cui il referendo dovrebbe diverso, non se si o no, ma se bisogna rifare il progetto e come essere “migliore”, senza sprechi.
E qui mi fermo. lo spazio è poco, per fare lunghi discorsi.
Salut!

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
10 Dicembre 2018, 19:46 19:46

Amico Ruggeri lei descrive il risultato di una Italia provinciale i cui direttivi si gloriano di microscopici trionfi nella loro prvinciaa senza darsi conto che sono circondati da giganti, Mi ricordo ancora un seminario sul futuro del petrolio un un cebtro di studi un Ginevra, c’erano rappresentanti di tutte le grandi compagnie petroliere ed anche tre irappresentanti della ENI. Lo ricordo chiaramente parlavano sempre solo ra di loro e solo di vestiti, di mangiare e di donne( probabilmente con fantasia), Questa medocritá é vecchia e va dal basso in alto ed é frutto di un veleno checon la sua trama ha corrotto l’intera nazione: la raccomandazione.

Mina
Mina
10 Dicembre 2018, 15:54 15:54

Eh no, dott Ruggeri, un referendum pro o contro TAV, non può e non deve essere fatto!
Ma non perchè lo dico io, bensì per ciò che lei stesso ha giustamente scritto: i buzzurri farebbero vincere il NO.. ma che cosa ne sanno loro del progresso e dell’economia di un Paese?
Sono rimasti ai NO assoluti per la paura che, progredendo, non saprebbero poi come districarsi.
Dopotutto li stiamo vedendo all’opera là dove governano… sic!

Nuccio Viglietti
Nuccio Viglietti
10 Dicembre 2018, 12:44 12:44

Anch’io no riesco farmi idea su No-tav Si-tav è un mio limite…resta il fatto che in questo indeciso paese tra un po’ no riusciremo più a tirare sciacquone una volta andati di corpo!
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

adl
adl
10 Dicembre 2018, 12:01 12:01

Ruggeri, ha arricchito con un altra BUGIA, il lungo elenco made in SINISTRATIALAND. Sulle ipocrisie, stenderei un pietoso e caritatevole velo, ma su queste per redigere un elenco, l’intelligenza umana non è sufficiente, dobbiamo ricorrere a qualche megacomputer della silicon valley, sperando che sia adeguato per la gestione dei grandissimi numeri.
Se un ex top manager non si schiera sulla TAV, a mio modesto avviso però, tra un referendum ed una monetina, non credo che cambi poi così tanto. UE a parte, la seconda opzione è di sicuro più economica, e di questi tempi, non è una cosa da poco.