Toti e la spiaggia, Spinelli e il sindaco lo scagionano: “Mai diventata privata”

Il racconto dell’imprenditore al gip: “Ho dato finanziamenti secondo la legge a tutti i partiti”. La verità su Punta dell’Olmo

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Intercettazioni, accuse, indagini. Non mancano gli aggiornamenti sull’inchiesta ligure che coinvolge il governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da martedì scorso su richiesta della procura di Genova per un’estesa indagine su presunte finanziamenti illeciti in cambio di favori ad alcuni imprenditori. Ieri è stata la giornata degli interrogatori di garanzia di Aldo Spinelli e del figlio Roberto davanti al gip Paola Faggioni. Anche lui ai domiciliari, l’imprenditore ha denunciato di essere stato preso in giro dal presidente ligure. E il motivo è legato alla spiaggia di Punta dell’Olmo di Varazze.

Come riportato dal Corriere, Toti avrebbe promesso a Spinelli cose che non sarebbe stato in grado di mantenere. Il riferimento è alla già citata spiaggia di Punta dell’Olmo di Varazze e alla sua privatizzazione. Lì l’ex patron del Livorno Calcio ha realizzato un complesso immobiliare, ma su quel tratto di arenile “non si poteva fare niente per la Bolkestein”, la tanto discussa direttiva Ue sulla gestione delle coste. Poi, sui 74 mila euro in tre anni ai comitati di Toti: “Ho dato finanziamenti sempre rispettando la legge a tutti, perfino alla Bonino che nemmeno conoscevo”. Insomma, tante chiacchiere e alla fine parliamo di presunte promesse mai mantenute.

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Lo scandalo della spiaggia di Varazze è che il governatore Toti si sarebbe adoperato perché diventasse una spiaggia attrezzata, una spiaggia privata ma, nonostante siano passati tre anni, è ancora una spiaggia libera. Come evidenziato dal sindaco Luigi Pierfederici a Quarta Repubblica, nessuno ha ricevuto pressioni per trasformare la spiaggia da pubblica in privata. L’unico intervento? Deve essere messo a posto un caseggiato abbandonato da trent’anni, un immobile di proprietà privata fatiscente da sempre, ma si è ancora in attesa dei permessi. Eppure questo è un dossier centrale nell’inchiesta, tanto da aver portato all’arresto per corruzione di governatore e imprenditori.

Come ricostruito, Spinelli avrebbe voluto trasformare quell’angolo di paradiso sulla riviera del ponente ligure in una spiaggia privata nell’ambito di un’operazione immobiliare nel segmento. Un affare, secondo i pm, da portare a termine “oliando” i meccanismi della pubblica amministrazione. E così avrebbe versato, insieme al figlio, 74.100 euro a Toti per il sostegno della campagna elettorale a fronte dell’impegno di “trovare una soluzione” e di “agevolare una pratica edilizia” nell’ambito della stessa operazione immobiliare. Poi, sempre secondo la Procura genovese, Toti avrebbe aiutato gli Spinelli a ottenere concessioni e rinnovi per spazi in porto e agevolando la pratica del “tombamento” di Calata Concenter. Ma, come suggerisce la logica e come ci ricordano gli interrogatori di garanzia, prima di tirare le somme bisogna almeno sentire le ragioni della difesa.

Franco Lodige, 14 maggio 2024

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