Commenti all'articolo Tra coprifuoco e ritardi, i politici si sono bevuti il cervello

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Valter Valter
Valter Valter
23 Ottobre 2020, 0:24 0:24

É il solito “facite ammuina” di politici omeopatici senza arte né parte che si affidano solo all’effetto placebo. Il guaio é che c’é ancora chi ci casca.

Alessandro
Alessandro
22 Ottobre 2020, 22:01 22:01

A Milano nelle ore di punta in Metro o sui mezzi si può e dopo le 23 per strada no?
È più rischioso di notte? Forse che si pensa che frotte di persone vadano all’osteria della Iolanda a baciare persone infette? Ma dai.
Queste sono iniziative prese da persone abituate ad avere sempre ragione senza stare neppure a ragionare su quello che fanno tanto a differenza della gente che si sbatte altri pagano il conto del propri errori.
Bisogna che la macchina pubblica, ospedali per promo, abbiamo risorse “buone” per essere in apnea. Bisogna che lobsmatworjing funzioni sia come risorse tecnologiche che in termini di organizzazione e controllo del lavoro, i deboli devono essere realmente tutelati, la gente deve essere educata e collaborare non fregarsene senza che si possa dire qualcosa. La società tutta deve essere solida, educata, preparatece reattiva.
A e non da ora per il covid da decenni.
Qui mi pare che ci sia la politica che coglie l’occasione per far vedere che fa qualcosa, che si para mentre cerca un vantaggio ed allo stesso tempo tanta popolazione che semplicemente se ne frega.

Davide V8
Davide V8
22 Ottobre 2020, 20:43 20:43

Finalmente un bell’articolo a mostrare l’assurdità dei provvedimenti di Fontana, per far vedere che “fanno qualcosa”.

La Vispa Teresa 3 volte al giorno almeno non sarebbe dannosa come tutte queste assurdità.
Giustificate, va da sè, in nome della “scienza”.

Vittorio
Vittorio
22 Ottobre 2020, 19:41 19:41

Prima di bersi qualcosa qualcuno deve averti riempito il bicchiere……..

Ghino di Tacco
Ghino di Tacco
22 Ottobre 2020, 19:33 19:33

Il Bis-Conte di Volturara Appula (boh? direbbe Google Earth) gonfia il petto e come un pavone fa la ruota del narcisista perenne con la pochette circondato da Grandi Fratelli, Influencer dalla pelle di ramarro, e dai suoi penta-sciagurati scappati di casa. Premessa doverosa, visto che Lui, il Bis-Conte si vanta del modello “Italia” invidiato da tutti, con i suoi protocolli infallibili ed inattaccabili. Ma dove sono questi bei protocolli, si chiedeva questa mattina Paolo Mieli? Parlare di modello “Italia”, forse meglio modello “Italiani” ovvero un coacervo di cittadini sempre pronti ad elogiarsi, e poi altrettanto pronti a fuggire ogni tipo di responsabilità, e a cercare Il Colpevole: esattamente come fa il Bis-Conte & Co. Un vizietto storicamente certificato: Mieli fa un paragone con l’8 Settembre 1943, quando l’Italia si spappolò e tutti rinnegarono le loro responsabilità di un ventennio, prima tanto amato, poi tanto odiato.
Prepariamoci ai canti dai balconi (non quello di Piazza Venezia) ma quello condominiale, alle schitarrate, e alla Bella Ciao liberatoria, da che non si sa, ma ormai inno alla inaffidabilità dei politici, della Presidenza della Repubblica, dell’Esercito, della Magistratura, dei virologi, delle veline, dei giornalisti scrivani, e soprattutto in mezzo un popolo bue passivo ed anestetizzato verso la cerebrolesi.

Flavio Pantarotto
Flavio Pantarotto
22 Ottobre 2020, 19:25 19:25

Vado fuori tema, ma invito a leggere:
Foggia, Invitalia e 280milioni di euro: cosa c’è dietro il rapporto tra Conte e Arcuri
da http://www.ilParagone.it .
A Speranza darei un panino, povero… (Cit. radiofonica).