Joe Biden fa un po’ di tenerezza. Nonostante i diversi dubbi sul suo stato di salute posti dall’opposizione nel corso del mandato, i democratici hanno deciso di puntare ancora su di lui per la casa bianca nella sfida con Donald Trump, una replica di quanto accaduto nel 2020. E l’evoluzione della storia la conosciamo tutti: il presidente uscente tra una gaffe e l’altra, con tanto di figuracce internazionali come al G7. Biden non sembrra intenzionati a ritirarsi e il mondo della sinistra è in tilt, con decine di parlamentari impegnati a chiedergli un passo indietro per il bene del Paese. Ma c’è di più: spunta infatti una sorta di game show per individuare il sostituto ideale. E non si tratta di un’iniziativa di poco conto, considerando i grandi nomi in ballo.
Biden non viene considerato all’altezza del compito, troppo pericolose le amnesie registrate nelle ultime uscite pubbliche, a partire dal disastroso confronto con Trump. Ebbene, secondo quanto riportato dalla stampa specializzata, i democratici hanno ricevuto una proposta da parte di Rosa Brooks, professoressa di diritto di Georgetown che ha prestato servizio nelle amministrazioni Obama e Clinton e come consulente politica volontaria per la campagna Biden del 2020: un piano per arruolare tre donne e sparigliare le carte, ossia Michelle Obama, Taylor Swift e Oprah Winfrey. Attenzione, nessuna possibile candidatura alla Casa Bianca ma un’esperienza nuova, come guidare i forum pubblici per individuare la migliore alternative al presidente uscente. Un po’ come se Sabrina Guzzanti, Francesca Michielin e Serena Bortone presentassero gli eventi per il candidato premier del Pd. Ipotesi effettivamente non molto lontana dalla realtà.
Il piano “Blitz primary” è l’emblema della disperazione all’interno del mondo, c’è poco altro da dire. Soprattutto se consideriamo che la sinistra è quella che blatera di candidature autorevoli e di nomi di rilievo. Basti pensare alle filippiche su Biden e al trattamento riservato a Trump, dipinto come l’ultimo dei malviventi e non come un grande imprenditore. Tornando al piano, la follia prevede il ritiro della candidatura entro metà luglio e l’appoggio dello stesso Biden al nuovo sistema per individuare il successore, con il sostegno della vicepresidente Kamala Harris. Il candidato verrebbe presentato il 21 agosto, in concomitanza con la convention di Chicago.
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La via di fuga per Biden è compresa nel prezzo: preso atto delle difficoltà, verrebbe considerato un eroe per il suo passo indietro, una sorta di George Washington dei giorni nostri, capace di mettere da parte la sua brama di potere per il bene del Paese. Ovviamente non ci sarà alcuna fumata bianca per questo piano, proprio a partire da quest’ultimo punto: Biden non mollerà la poltrona di candidato. “E’ pronto, è a mille”. Così la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean Pierre: “Vuole continuare a dimostrare che ha ancora del lavoro da fare. Ha questioni più importanti da risolvere per il popolo americano”. Ma è particolarmente divertente – se non ridicolo – che i democratici pensino di potersi affidare a Taylor Swift o a Oprah per convincere gli elettori a non scegliere Trump. La solita sicumera, la stessa della Clinton, che prese una tranvata senza precedenti proprio contro il tycoon. Come se un like, uno share tv o un successo musicale potesserp fare dimenticare le patetiche condizioni della sinistra a stelle e strisce, destinata a una Caporetto senza precedenti. Con o senza Oprah.
Franco Lodige, 10 luglio 2024
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