La terza ragione ha a che fare con lo scandalo ai danni di Silvio Berlusconi (e della giustizia italiana) svelato da Quarta Repubblica. Se quelli erano (e restano) i metodi di una certa ala della magistratura, se la sinistra ha fatto (e continua a fare) uso politico della giustizia, come si può immaginare (ammesso che qualcuno nel centrodestra ci abbia pensato o ci pensi) di collaborare con il Pd? Sono avversari: da rispettare, ma da affrontare e battere nelle urne. Non compagni di viaggio per governi improvvisati e di pura sopravvivenza.
Daniele Capezzone, 6 luglio 2020