La tragedia

Treno travolge 5 operai, cosa sappiamo dell’incidente mortale

Alle 23.50 l’incidente. Uccisi in cinque, due sono vivi. La procura indaga per omicidio e disastro ferroviario

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Brandizzo treno morti operai

Un treno che viaggiava a oltre 100 km all’ora, inconsapevole della presenza di operai lungo i binari, ha causato la morte di cinque di loro. Si chiamavano Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorbillo, Giuseppe Saverio Lombardo, Giuseppe Aversa. Solo due di loro si sono salvati, tra cui il caposquadra. Gli inquirenti, sotto la guida del Procuratore di Ivrea, stanno cercando di fare luce su ciò che è accaduto, analizzando il materiale delle telecamere di sorveglianza e intervistando altri operai.

Il dolore del Piemonte

La notizia della tragedia ha colpito l’intera comunità piemontese, come evidenziato dalle parole del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Oggi peraltro noi riceviamo in Piemonte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, però era importante prima essere qui, innanzitutto per esprimere il dolore. È una tragedia enorme, che colpisce tutta la comunità piemontese.”

Anche il sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, esprime la sua tristezza: “È difficile trovare le parole per descrivere lo stato d’animo che in questo momento stiamo provando. Purtroppo si tratta dell’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce il nostro territorio”.

Una residente di Brandizzo che vive vicino ai binari ha riferito di aver sentito un boato, ma nessun fischio di avviso o sirene. Questo potrebbe essere un indizio importante per l’inchiesta in corso.

Errore nella segnalazione del treno? L’indagine approfondisce

Per fare luce sull’accaduto, Rfi sta cercando di accertare se sia stata rispettata la procedura per la gestione della manutenzione. Gli operai stavano effettuando un lavoro ordinario di sostituzione dei binari. Se il treno fosse passato poco dopo in quello stesso punto, avrebbe deragliato, dato che non avrebbe più trovato le rotaie. Questo fa ipotizzare un possibile errore nella segnalazione a proposito del binario da usare.

Il treno era vuoto, formato dalla motrice e da 11 vagoni. Era lì per questioni logistiche ma è chiaro che qualcosa è andato storto: o dal lato dell’effettuazione dei lavori, oppure dal lato delle comunicazioni al convoglio. Le indagini si concentreranno sin da subito sui documenti e i fonogrammi che vengono inviati ai capotreno e che regolano il transito dei convogli lungo tutta la linea ferroviaria italiana. Secondo il Corriere, da una prima analisi dei documenti pare che il passaggio del treno fosse previsto e autorizzato. Normalmente quando si effettuano lavori su una rotaia, questa viene ovviamente chiusa e i mezzi convogliati su altre linee. “Ci sono tanti aspetti da chiarire: evidentemente in quel momento non c’era un’interruzione della linea che avrebbe dovuto esserci – dice la procura di Ivrea – Bisognava accertarsi che i lavori si svolgessero nel momento in cui non passava un treno”.

Le immagini delle videocamere di sorveglianza potrebbero fornire qualche dettaglio in più. “Da notizie che ho avuto dagli operai presenti”, ha fatto sapere il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, pare ci sia stato un problema di comunicazione tra la squadra presente sul posto e chi doveva coordinare i lavori. Ma sarà la magistratura a fare chiarezza su quello che è successo”.

La posizione di Rfi

In un comunicato, Rfi ha espresso cordoglio per le vittime e le famiglie degli operai deceduti. Nella nota, la conferma di quanto accaduto: “Lungo la linea ferroviaria Torino-Milano, nei pressi di Chivasso, in un’area dove erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna, alle 23:50 di mercoledì 30 agosto un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai”.

Usb chiede giustizia per i lavoratori vittime del treno

In seguito alla tragedia, il sindacato Usb ha dichiarato: “Vogliamo che chi mette a rischio la vita dei lavoratori paghi con pene severe il suo crimine. Vogliamo la tutela totale per i lavoratori che denunciano omissioni sulla salute e sicurezza.” Il sindacato ha inoltre indetto uno sciopero nazionale di 24 ore per protestare contro l’abbassamento delle tutele sul lavoro.

Meloni esprime il cordoglio,

La premier Giorgia Meloni ha esteso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime, esprimendo il desiderio di far luce al più presto sull’accaduto. “Sono in contatto con il Presidente della Regione Piemonte Cirio – ha detto il premier – per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto”. Anche Sergio Mattarella ha inviato il suo cordoglio affermando che “Morire sul lavoro è un oltraggio alla convivenza civile”.

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