Salute

Trucchetti sui letti, carenza di medici. Ma se la prendono con i no vax - Seconda parte

I dati gonfiati sui letti disponibili in rianimazione. I medici: “Mancano anestesisti e infermieri”

Ma perché le Regioni dovrebbero “truccare” i numeri sui posti letto? Sempre per motivi burocratici, ovviamente. Dichiarare “attivabili” un grosso numero di terapie intensive permette infatti di evitare il passaggio dalla zona bianca a quella gialla, arancione o rossa, sempre che l’arcobaleno ideato da Conte abbia ancora senso.

Il tutto, ovviamente, a discapito dei pazienti “normali”. Per attivare più letti di intensiva senza assumere, occorre prelevare anestesisti dalle sale operatorie. E dunque rinviare operazioni altrettanto importanti. Lo stesso dicasi per i reparti di medicina interna e chirurgia, che rischiano di essere trasformati con un tratto di penna in zone Covid, costringendo i dottori a trattare pazienti non di loro esatta competenza e col rischio di togliere le cure a chi si presenta in ospedale per altri mille motivi. Il punto è: ma in questi due anni non si poteva partire da qui per migliorare la risposta al Covid?

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva