Esteri

Trump dichiara guerra alla religione woke: ecco cosa farà

Il piano di The Donald: vietare i programmi di diversità e inclusione nel suo primo giorno in carica

Trump Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI e © Nobilior tramite Canva.com

Gli americani non ne possono più della religione woke e l’esito delle elezioni presidenziali lo ha confermato ancora una volta. No ai diktat del risveglio propagandati da Kamala Harris, sì al buonsenso professato dai repubblicani. E Donald Trump ha le idee chiare sul da farsi: il quarantasettesimo presidente Usa ha intenzione di vietare le iniziative DEI nel suo primo giorno in carica. Si tratta del programma ultra-woke dedicato a diversità, uguaglianza e inclusione, subito anche da imprenditori e aziende in nome del politicamente corretto.

Secondo quanto confermato da più fonti statunitensi, Trump sta pianificando di mettere al bando tutti quei provvedimenti attraverso una raffica di ordini esecutivi che i suoi fedelissimi avrebbero già redatto, a testimonianza della voglia di incidere sin dal primo giorno del ritorno alla Casa Bianca dopo la parentesi Biden. Ma non è tutto. Trump non ha mai fatto mistero delle sue posizioni sul cambiamento climatico e non seguirà la massa di integralisti green. Il nuovo inquilino della Casa Bianca si ritirerà dall’accordo di Parigi e ha vietato a chiunque fosse associato al documento politico del Project 2025 (documento politico redatto dal think tank Heritage Foundation) di lavorare nel suo team di transizione presidenziale.

Il tycoon ha spesso stigmatizzato certi provvedimenti contrari al senno, annunciando di voler vietare l’integralismo DEI sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato. Come sempre non ha utilizzato troppi giri di parole, etichettando quei programmi come “razzismo anti-bianchi”: “Penso che ci sia un chiaro sentimento anti-bianco in questo paese e questo non può essere permesso”, ha detto ai microfoni del Time in un’intervista rilasciata a maggio.

Nel corso della campagna elettorale, Trump e i suoi fedelissimi hanno ribadito a più riprese che “tutto il personale, gli uffici e le iniziative” connesse alla “politica antiamericana” saranno immediatamente fatte fuori. Una cosa appare però chiare: vietare le iniziative Dei probabilmente scatenerebbe una serie di ricorsi legali. L’American Civil Liberties Union si sta preparando a combattere qualsiasi piano in tal senso in tribunale, ha riferito Axios a luglio.

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Per quanto concerne il clima, non si tratta di una novità. Il trattato di Parigi – legalmente vincolante – prevede che i Paesi si impegnino a ridurre le emissioni di gas serra. Ma Trump nel giugno del 2017, durante il suo primo mandato presidenziale, aveva già annunciato di voler abbandonare il trattato, poi entrato in vigore nel novembre del 2020 a causa di alcune normative delle Nazioni Unite. Il piano del tycoon venne affossato da Biden, che nel suo primo giorno di carica firmò un ordine per riportare Washington all’interno dell’accordo di Parigi.

Franco Lodige, 8 novembre 2024

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