Prima l’annuncio sulle scorte terminate, poi la destituzione dello speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy. Sono giorni di forti tensioni negli Stati Uniti, dove mai come oggi il supporto alla causa ucraina è stato messo in discussione. Questa volta, ad accendere ulteriormente gli animi, sono le dichiarazioni dell’ex presidente americano, Donald Trump, il quale ha lanciato un chiaro messaggio nei confronti degli Stati europei.
Ucraina, Trump all’attacco
Il Tycoon non è stato di certo il numero uno della Casa Bianca più ‘europeista’ di sempre. Un aspetto che si è anche riflettuto in sede Nato, dove a Trump deve essere dato sì il pregio di avere smosso le anime, cioè di richiedere con forza che le spese militari di tutti i membri arrivassero alla soglia minima del 2 per cento; ma dall’altra – mai come durante i suoi 4 anni – la salda posizione statunitense nell’Alleanza Atlantica è stata in bilico, tensioni che poi caddero a cascata con i leader europei.
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Ora l’attacco è rivolto sia all’Ue che all’attuale presidente americano. “Perché Joe Biden non fa contribuire l’Europa alle spese per l’Ucraina?”, ha provocatoriamente affermato Donald Trump, il quale ha poi ribadito come Bruxelles sia “indietro di 175 miliardi di dollari rispetto agli Stati Uniti negli aiuti a Kiev. Neanche un dollaro in più dovrebbe essere speso fino a quando l’Europa non avrà eguagliato l’America nelle spese per difendere l’Ucraina”. Una cifra che tanto non si allontana da quanto costerebbe un’eventuale ingresso di Kiev all’Ue: 186 miliardi di euro.
Ad annunciarlo è stato ieri il Financial Times. Il quotidiano americano ha infatti pubblicato le stime di Bruxelles sui costi di una nuova Ue allargata. Nell’ipotesi di un’estensione dei confini Ue a Ucraina, Moldavia, Georgia e sei Stati dei Balcani occidentali (tranne la Turchia, sarebbe necessario subito un taglio dei sussidi agricoli di circa un quinto. E per di più, il bilancio attuale aumenterebbe del 21 per cento, ovvero quasi l’1,5 per cento del reddito lordo dei Paesi membri. Dal lato di Kiev, l’Ucraina avrebbe diritto a 96,5 miliardi di euro dalla politica agricola comune in sette anni, nonché a 61 miliardi di euro in pagamenti dai ‘fondi di coesione’, per un totale esatto di 157,5 miliardi.
La risposta di Zelensky
Le incertezze della controffensiva e le scorte in via di esaurimento, associate ad un conflitto che sta sempre più diventando di logoramento, stanno quindi convincendo una larga fetta della politica americana che il supporto a Kiev non possa durare per un tempo indeterminato, nonostante Biden abbia ribadito – ancora una volta – di non voler abbandonare Zelensky.
Dopo le dichiarazioni di Trump, è comunque arrivata la risposta del leader ucraino: “Gli Usa stanno vivendo un periodo elettorale difficile, alcune prese di posizioni sono strane ma Biden ha il sostegno bipartisan sull’Ucraina”. Non poteva poi mancare il commento sull’Europa: “La nostra speranza, il nostro impegno qui è mantenere unita l’Europa: la Russia attacca con false informazione. Noi puntiamo a difendere i bambini dall’inverno”. E ancora, ha concluso Zelensky: “Sono stato da Biden e ho avuto la sua parola che ci sostiene al 100%. Capisco che ci sono le elezioni, ma sono fiducioso”.