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Trump sfida Big Pharma - Seconda parte

La stampa progressista leggerà con il solito pregiudizio i provvedimenti esecutivi di Trump, attribuendogli un valore strumentale, nell’imminenza delle presidenziali, per ghermire il voto della popolazione nera. Così il 2020 potrebbe replicare il canovaccio del 2016 quando l’informazione del politicamente corretto fallì nei suoi pronostici avventati e disprezzanti, che ignorarono i brusii di malessere della profondità sociale americana, rimanendo sconfitti e rintronati da un risultato che ne certificò la divergenza con il Paese reale.

Andrea Amata, 31 luglio 2020

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