Povero Volodymyr Zelensky. Chi sperava che durante l’incontro faccia a faccia Donald Trump potesse trattare con un po’ più di garbo il presidente ucraino, si sbagliava. Nello Studio Ovale, il presidente Usa ha letteralmente strapazzato il collega di Kiev, annullando la conferenza stampa e chiedendogli di ritornare solo quando “sarai pronto per la pace”.
Quasi un’umiliazione, in mondovisione. Venti minuti contro ogni regola della diplomazia. Molto terra a terra, forse troppo. Molto più degli insulti dei giorni scorsi (“dittatore”, “comico modesto”) e delle richieste di terre rare in cambio delle armi. Il presidente ucraino è arrivato a Washington in teoria proprio per questo: per convincere Trump a garantire la sicurezza di Kiev prima di firmare l’accordo sui minerali ambiti da The Donald. Però è finito tutto in lite. In pratica sia il presidente che J.D. Vance hanno accusato l’Ucraina di non essere riconoscente, lui ha provato a rispondere. Ma la frittata ormai è fatta.
La serata inizia con una domanda a Trump sul posizionamento Usa: “Non sono allineato con nessuno, sono allineato con gli Stati Uniti d’America e il bene del mondo”, risponde Trump, rifiutandosi di “dire cose terribili su Putin” e di far fatica a trattare “con quel tipo di odio” che muove invece l’Ucraina. La faccia di Zelensky non nasconde l’irritazione. Poi tutto finisce in malora quando J.D Vance aggiunge che gli Usa intendono abbandonare la strada di Joe Biden, molto duro contro lo Zar. In sintesi: niente più scontri tra potenze, l’amministrazione Trump intende tentare la via della diplomazia. Frase che fa perdere la pazienza al presidente ucraino. Il quale, davanti ai giornalisti, ricorda che l’aggressione russa risale al 2014 e che dal 2017 al 2022, cioè durante il precedente governo Trump, la situazione era la stessa e che nessuno ha fermato Putin. “La gente moriva lungo la linea di contatto”. Subito dopo Zelensky ribadisce che un cessate il fuoco, anni fa, era stato già firmato con tanto di scambio di prigionieri a cui Putin però non ha mai dato seguito. Nonostante quei patti, la Russia ha comunque invaso di nuovo il Paese nel 2022. Poi l’accusa: “Di quale diplomazia sta parlando, J.D. Vance?”.
Le argomentazioni di Zelensky, e soprattutto il tono, non piacciono a Trump e J.D. Vance. In particolare quando il presidente ucraino ipotizza che presto anche gli Usa potrebbero sentire il peso della guerra contro la Russia. Bastano alcune frasi spot per farsi un’idea di quanto è successo. Vance: “Signor presidente, pensa che sia rispettoso venire nello Studio Ovale degli Stati Uniti d’America e attaccare l’amministrazione che sta cercando di impedire la distruzione del suo Paese? Dovreste ringraziare il presidente per aver cercato di porre fine a questo conflitto”. A quel punto la valanga ha già iniziato la sua corsa. Prima il vicepresidente accusa Zelensky di aver fatto campagna elettorale in ottobre in favore di Biden e poi gli rinfaccia di non aver mai usato la parola “grazie”. Interviene Trump: “Non hai le carte in regola con noi in questo momento, inizi ad avere problemi proprio adesso. Stai giocando d’azzardo con la vita di milioni di persone. Stai giocando d’azzardo con la terza guerra mondiale. Sei stato irrispettoso verso il nostro Paese”. E ancora, sempre The Donald: “Non state vincendo. Avete grossi problemi. Vi sto dando una buona occasione per uscirne. I vostri soldati sono coraggiosi, ma senza il nostro equipaggiamento la guerra sarebbe finita in due settimane”.
Prima che la lite proseguisse di fronte alle telecamere, J.D. Vance ha cercato di chiudere la conferenza stampa e di andare a discuterne in privato. Ma per Trump è “positivo” che “il popolo americano possa vedere cosa sta succedendo”. “Devi essere grato – ha detto il presidente Usa a Zelensky – Non hai le carte. Sei sepolto lì. La tua gente sta morendo e stai esaurendo i soldati. Non puoi dire in continuazione che non vuoi il cessate il fuoco. Se potessi ottenerlo ora, ti direi di prenderlo così come viene almeno i proiettili smettono di volare. Il problema è che ti abbiamo dato la possibilità di essere un duro, e non credo che saresti un duro senza gli Stati Uniti. Dovrai scendere a compromessi con la Russia, e non tornerete a combattere se verrà raggiunto un accordo di pace. O fai un accordo o siamo fuori. E se saremo fuori, combatterai. Non penso che sarà carino. Una volta firmato l’accordo, sarai in una posizione molto migliore, ma non ti comporti in modo del tutto grato. E non è una cosa carina. Sarò onesto. Non è una cosa carina”.
Ovviamente nessun accordo sui minerali è stato firmato. Trump ha chiesto a Marco Rubio, segretario di Stato, di far uscire dalla Casa Bianca la delegazione ucraina. Zelensky compreso.
La lite ha avuto eco, ovviamente, anche in Russia: “Il porco insolente ha finalmente ricevuto una bella sberla nello Studio Ovale – ha detto l’ex presidente russo Dmitri Medvedev – E Donald Trump ha ragione: il regime di Kiev sta giocando con la Terza Guerra Mondiale”.
Qui sotto il video della lite. Si possono mettere i sottotitoli in italiano