Tutte le promesse e i tradimenti subiti dalla Russia

La recensione del nuovo libro di Franco Battaglia “Cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia?”

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Franco Battaglia in Cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia? (che al momento è disponibile solo acquistandolo da Amazon) ha scritto un libro sull’invasione ai danni dell’Ucraina da un punto di vista a tratti diverso da chi scrive questa rubrica; ma proprio per questo e per la sua coerenza intellettuale è interessante leggere.

Come chiarisce lo stesso autore, egli ha voluto indagare, di questo doloroso conflitto, le ragioni della Russia, non perché di parte ma perché si dice convinto che si riuscirà a pervenire alla pace solo quando ogni parte si sforzerà di comprendere le ragioni dell’altra. «Audiatur et altera pars» è il motto d’inizio del libro. Franco Battaglia non ha ascoltato alcuna delle parole di propaganda da cui tutti noi siamo sommersi, ma è andato a cercare i documenti scritti, quelli che costituiranno, un giorno, il fondamento per la formazione del giudizio storico.

È entrato negli archivi dei Parlamenti di Mosca e di Kiev e della George Washington University, cita la Costituzione dell’Urss (del 1936, ed emendata nel 1977) e della Ucraina (del 1996, ed emendata nel 2019), ha letto la Dichiarazione di Sovranità di quest’ultima, e alcune leggi, cruciali per comprendere le cose, promulgate dal governo di Kiev del 2019, e il verdetto del Tribunale di Kiev 2023 del processo sui disordini di EuroMaidan del 2014. Nel corso dei secoli e, in particolare, nel corso degli ultimi 35 anni, tutti gli attori coinvolti hanno fatto varie promesse, tutte tradite, nota l’autore, il quale divide la Storia di questa vicenda in due parti: gli anni delle promesse e gli anni dei tradimenti.

Dal 1654 (trattato di Pereyaslav) al 1996 (promulgazione della Costituzione ucraina) sono gli anni delle promesse. Sono invece anni di tradimenti quelli tra il 1997 (anno della Conferenza nato dall’inquietante titolo: «Espansione della Nato») e il 2022 (violazione della intangibilità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia). Battaglia esamina tutte le promesse e tutti i tradimenti. È, questo, una sorta di libro di storia precursore dei tempi, nel senso che è scritto oggi, ma col distacco di uno storico di due secoli nel futuro. Non c’è nel libro alcuna analisi delle vicende militari degli ultimi trenta mesi, non c’è alcun giudizio morale sulle atrocità di una guerra che, secondo l’autore, si sarebbe potuta evitare se solo gli uomini avessero mantenuto le promesse fatte in precedenza; ci sono i documenti scritti.

La prosa è agile e piacevole e ogni affermazione è documentata. Chi desidera avere un riscontro o meno della propaganda che solitamente si ascolta dall’uno e dall’altro fronte, con questo libro potrà esaudire il proprio desiderio.

Nicola Porro, Il Giornale 29 settembre 2024

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