Le cose che sono accadute in Italia in queste settimane di follia collettiva faremmo bene a tenerle bene a mente per sempre. L’inarrestabile ascesa dei cretini di governo ci ha condotto a un mezzo passo dalla fine del mondo. Ho letto e ho ascoltato i soliti vaniloqui e sproloqui sul capitalismo che dimostrano che il vero virus è quello dell’ignoranza e delle ottuse ossessioni. Sono stati imbastiti dibattiti idioti sui sistemi politico-sociali – è la sconfitta del liberismo e la vittoria del comunismo, e scemenze di questa natura come se non avessimo alle spalle il Novecento – e mentre si moriva e si muore per il disastro del sistema sanitario, in pratica per le inefficienze e stupidità stataliste moltiplicate su scala regionale – si è preso ad esaltare il totalitarismo della Cina ed è stata fatta strame della nostra cultura della libertà che, invece, soprattutto in momenti drammatici deve sempre restare il mezzo e il fine con cui pensare e agire.
Già, pensare e agire liberamente. Persino la libertà di pensiero, il sacrosanto diritto a svolgere l’esercizio della critica e a pensare con la propria testa, è stata indicata come un disvalore e come una minaccia per la benevolenza degli Italiani a instaurare la dittatura degli imbecilli. Mentre il dittatore romano-pugliese, con il Parlamento chiuso per malattia, appariva in televisione…
Le cose che sono accadute in Italia in queste settimane di follia collettiva faremmo bene a tenerle bene a mente per sempre.
Giancristiano Desiderio, 24 marzo 2020