L’Italia è il paese al quale il mondo riconosce eccellenze anche, e non solo, per il clima, la posizione geografica, la storia, le bellezze naturali, la cucina, la cultura e le tradizioni ma è anche il paese che si distingue, nel mondo, perché i politici italiani lo relegano, da decenni, in fondo a tutte le classifiche economiche occidentali. Un disastro, sotto ogni punto di vista.
Economia
La politica italiana fa subire, agli italiani, la pressione fiscale più elevata in Occidente (47,4% su pil, dati CGIA Mestre, gennaio 2024, Total Tax and Contribution Rate World Bank 59,1%): la pressione fiscale così elevata è recessiva (Curva di Laffer).
I politici italiani spendono i soldi degli italiani come nessuno, in Occidente (spesa pubblica aggregata pari a 1.215 miliardi di Euro, ovvero il 58,5% del pil, Legge di Bilancio 2024); nessun paese è mai cresciuto (e mai crescerà) stabilmente, oltre il 3% annuo del pil, con una spesa pubblica superiore solo al 40% del pil. Gli italiani subiscono, a causa delle scelte politiche sbagliate, la crescita economica più bassa in Occidente da almeno 3 decenni (dati crescita del pil, Eurostat).
I politici italiani impongono agli italiani tariffe energetiche tra le più care in Occidente – anche perché non beneficiano dell’energia nucleare – (costo energia + 23% rispetto alla media Ue, dati Il Sole 24 Ore, Maggio 2024).
I politici italiani, con le loro scelte sbagliate, hanno determinato la decrescita dei redditi medi pro capite degli italiani negli ultimi 2 decenni (dati Eurostat).
I politici italiani hanno raddoppiato la spesa pubblica negli ultimi 20 anni sottraendo risorse all’economia e, per questo, bloccando la crescita economica (dati Agenzia per la coesione territoriale).
I politici italiani, nonostante uno dei debiti pubblici più elevati al mondo, hanno costretto gli italiani a subire altro debito, chiamandolo PNRR, facendo credere loro che, con un totale di 71 miliardi a fondo perduto (ma al costo della conseguente, inevitabile, inflazione) e 152 miliardi a debito, si possano risolvere i problemi, una tantum, che 1.215 miliardi ogni anno di spesa pubblica non risolvono affatto (anzi, causano).
Le scelte dei politici italiani hanno causato la triplicazione del numero dei poveri in Italia negli ultimi 20 anni (dati Eurostat)
I politici italiani impongono agli italiani di pagare tariffe per lo “smaltimento” dei rifiuti tra le più care in Europa (il doppio della media in Europa, dati Confartigianato).
I politici italiani impongono agli italiani di pagare carburanti tra i più cari in Occidente (dati Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti)
I politici italiani impongono agli italiani multe stradali elevate con il secondo numero di autovelox, pro capite, al mondo (quasi il 10% di tutti gli autovelox nel mondo sono istallati in Italia, dati pubblicati dall’Ansa, Febbraio 2024).
I politici italiani impongono agli italiani le autostrade più care del mondo (secondi al mondo, in generale, con il tratto autostradale più caro al mondo, la A35, Brescia-Milano).
I politici italiani impongono agli italiani un’imposta di bollo per possedere un proprio veicolo.
In Italia, gli italiani devono pagare le assicurazioni RC Auto più elevate in Europa (dati IVASS ed osservatorio Segugio.it).
Gli italiani registrano tra le minori natalità al mondo come conseguenza delle politiche stataliste che sottraggono risorse economiche alle famiglie.
L’Italia è il paese la cui Borsa Valori ha un rendimento negativo da oltre 25 anni, specchio dell’andamento economico del paese, inevitabile conseguenza di scelte politiche completamente sbagliate.
I politici italiani hanno deciso di tassare, in modo differenziato, le rendite finanziarie sui titoli di Stato rispetto agli altri titoli finanziari attuando una sleale concorrenza nei confronti del mercato finanziario privato che sostiene l’economia reale. Non essendo possibile, inoltre, la compensazione tra redditi diversi e redditi di capitale (le rendite finanziarie, incredibilmente, non sono tutte uguali per il fisco italiano) la tassazione effettiva delle rendite finanziarie rischia di essere ben superiore al 26% ed è possibile perfino subire la tassazione pur in assenza di plusvalenze sul patrimonio finanziario complessivo di un contribuente: in altri termini, i politici italiani riescono a far pagare, agli italiani, tasse sulle loro perdite finanziarie.
Libertà
I politici italiani non hanno mai voluto modificare la Costituzione consentendo agli italiani di esprimersi, attraverso referendum, su questioni fiscali, di bilancio, di ratifica di trattati internazionali.
I politici italiani impongono, agli italiani, tra le minori libertà di stampa in Occidente (48mo posto al mondo secondo la classifica di Reporter sans Fontières, 2024).
I politici italiani impongono agli italiani tra le minori libertà economiche tra tutti i paesi OCSE (81ma posizione nel mondo Index of Economic Freedom 2024, Heritage Foundation, vedi tabella in fondo).
Il sistema pubblico elettorale italiano non è realmente contendibile da forze politiche nuove non dotate di investimenti milionari. Non tutti sono a conoscenza che, per presentarsi alle elezioni, è necessario raccogliere, in presenza e con l’ufficiale autenticatore, un numero molto rilevante di firme. La cosa più grave è che, per le nuove forze politiche, vigono regole diverse da quelle che valgono per tutte le forze politiche presenti, oggi, in Parlamento! Queste ultime sono escluse dalle complesse ed onerose attività di presentazione delle firme. In questo modo si perpetua l’oligopolio delle decisioni pubbliche e si erge una barriera contro politiche davvero alternative.
Ambiente
Gli italiani subiscono un elevato inquinamento a causa di scelte per la gestione dei rifiuti, dell’ordine e del decoro pubblico, sbagliate (quando non criminali).
Gli italiani vivono in ambienti invasi da rifiuti plastici e rifiuti di ogni genere perché non si chiudono le municipalizzate inefficienti, non si liberalizzano i servizi pubblici con gare tra le migliori eccellenze della libera iniziativa imprenditoriale privata il che consentirebbe di realizzare anche il “vuoto a rendere” ed eliminare completamente i rifiuti plastici senza interventi pubblici ma per un interesse legittimo tra il cittadino e le aziende private.
Coercizioni
I politici italiani impongono, ai lavoratori autonomi italiani, l’anticipo delle tasse e dei contributi obbligatori per l’anno futuro senza sapere se lavoreranno o meno.
I politici italiani hanno introdotto, nel contenzioso tributario, sia il principio estorsivo del solve et repete, obbligando il contribuente a pagare appena riceve l’accertamento per avere il diritto di difendersi, che il principio dell’inversione dell’ordine della prova partendo dall’odioso presupposto che il contribuente sia un evasore presunto, un criminale di fatto.
Falsità, truffe, prebende ed inefficienze criminali
L’Italia è quel paese i cui politici italiani fanno credere abbiano concepito ed offerto, agli italiani, “la Costituzione più bella del mondo” ma che, in realtà, come diceva Gaetano Salvemini: “È un alluvione di scempiaggine. Gli unici articoli che meriterebbero di essere approvati sarebbero quelli che rendano possibile emendare questo mostro di bestialità”.
I politici italiani impongono agli italiani un sistema sanitario “pubblico” che li mette davanti a tempi di attesa nei pronto soccorso vergognosi, quando non criminali (31 ore in media prima del ricovero, dati Osservatorio Simeu , Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza, dati 2023 pubblicati nel 2024) , il record di morti per virus contratti negli ospedali (11mila l’anno, un terzo di tutti i decessi in corsia ospedaliera in tutta Europa, (dati ECDC Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie, pubblicazione novembre 2023), il record negativo nei tempi di attesa per esami e visite specialistiche.
I politici italiani fanno subire, agli italiani, un pessimo sistema scolastico statale con elevata dispersione scolastica e minor numero di laureati (-12,50% della popolazione, rispetto alla media europea, dati ISTAT).
I politici italiani depredano gli italiani del frutto del loro lavoro, per tutta la vita, (anche) non consentendo loro la libera scelta del sistema previdenziale imponendo il sistema pensionistico statale denominato INPS che è la più grande truffa legalizzata, ovvero il più grande schema Ponzi, al mondo.
I politici italiani obbligano gli italiani a mantenere aziende a partecipazione pubblica che sono, una su quattro, prive di dipendenti ma con soli dirigenti nominati dalla politica (e quasi tutte le altre aziende sono stipendifici autoreferenziali sistematicamente in perdita).
I politici italiani costringono gli italiani a tempi di attesa per la giustizia lunghi, con numerosi errori giudiziali ed elevato numero di decessi (1 ogni 4 giorni) a causa del sistema carcerario insufficiente.
Gli italiani sono costretti ad assistere ad eventi sportivi e concerti in stadi ed impianti sportivi tra i più obsoleti e meno confortevoli d’Europa perché, in grande prevalenza, di proprietà statale.
I politici italiani impegnano gli italiani a spendere più di tutti, in Europa, per la gestione della falsa accoglienza degli immigrati.
I politici italiani costringono gli italiani ad elevati contributi all’editoria (circa 140 milioni annui), al cinema (tra i 600 e gli 800 milioni ogni anno, 696 milioni per il 2024 legge 220 del 14 11 2016) ed alla tv di Stato Rai – nonostante un referendum favorevole alla privatizzazione – (canone estorto per 1 miliardo e 800 milioni ogni anno), settori che ricambiano, con sistematicità, il sostegno politico.
I politici italiani scambiano, con il personale sanitario e scolastico, una modalità di selezione che garantisce loro il “posto a vita” con uno stipendio basso slegato da capacità, impegno e merito
In Italia, il trattamento riservato agli invalidi, totalmente inabili al lavoro, nonostante l’abnorme tassazione e contribuzione riservata ai contribuenti, è del tutto inadeguato e segnala il fallimento del modello statalista di welfare.
I politici italiani non tutelano la proprietà privata con norme e procedure che la subordinano ad un presunto “diritto ad abitare la casa altrui” senza titolo.
I politici italiani devono essere considerati i maggiori responsabili di femminicidi in Italia a causa della normativa sulla prostituzione: negli ultimi 50 anni, in Italia 834 prostitute sono state assassinate, ovvero, una media di 16 donne l’anno. In Svizzera ed in Austria uno o zero casi l’anno, in Olanda zero assassini negli ultimi 5 anni (Ugo Rosenberg, scrittore, dati pubblicati nel suo libro Sex Work).
Perché questi risultati fallimentari, in ogni ambito?
Ronald Reagan, artefice del periodo di espansione economica più rilevante nella storia, ancora prima di diventare il più amato Presidente degli Stati Uniti, ricordava al mondo nel 1964, 60 anni fa: “Al di là delle proprie legittime funzioni, non c’è nulla che lo stato faccia meglio ed in modo più economicamente efficiente, della libera iniziativa imprenditoriale privata”.
I politici italiani hanno seguito la strada diametralmente opposta, quella della tassazione, della spesa pubblica e del debito con la conseguente ed inevitabile stagnazione: la strada del socialismo capace di moltiplicare solo la povertà, animati dal soddisfare la propria principale preoccupazione, ovvero, come conservare, più a lungo possibile, la propria rendita di posizione e riuscire a vivere, quindi, più a lungo possibile, alle spalle degli italiani.
Chi ha presieduto i vertici delle istituzioni repubblicane a partire, soprattutto, dal periodo d’istituzione del sistema amministrativo regionale è responsabile di questi risultati disastrosi.
Andrea Bernaudo, 3 ottobre 2024
Presidente Liberisti Italiani