La nuova stagione del Pd, in attesa di un segretario “donna”, come ha promesso Enrico Letta, passa anche da una ricognizione delle proprie risorse interne. E forse da una valutazione delle performance politiche e amministrative dei suoi rappresentanti. Non basta essere riconfermati governatori – nel pieno dell’emergenza pandemia, prima dell’inizio delle vaccinazioni, nel marasma speranzoso di un autunno che non aveva messo nel conto la nuova ondata di Covid – per dimostrare di essere “numeri uno”, soprattutto quando si tratta solo di fare il numero 2, come “vice” di Fedriga.
Antonio Mastrapasqua, 14 aprile 2021