E allora, il nostro Churchill fa come la tartaruga con Achille: sembra che stia fermo, invece ci sorpassa. Ci tiene a bagnomaria, fa un passo alla volta, una zona arancione dopo l’altra, finché, zona rossa per zona rossa, magari entro Natale – come diceva Andrea Crisanti: scuole chiuse, ferie invernali, una combo perfetta – ci ritroveremo come a marzo. Nel frattempo, quanto sarà costato, in termini sanitari ed economici, quest’ondeggiare giallorosso? E come si potrà impedire il tracollo del nostro sistema produttivo? Ci salverà l’Europa, la Cina, o magari il sorriso di Kamala Harris?
Alessandro Rico, 10 novembre 2020