Commenti all'articolo Tutti zitti sull’ayatollah e le vignette antisemite
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vivalumanità
2 Febbraio 2021, 11:23 11:23
scusate, non sono bravo con le parole, ma quindi scrivere frasi sessiste, razziste o contro religioni o qualsiasi credo dovrebbe essere lecito? Se si, cedo proprio che certe persone stiano diventando insensibili verso i valori di altre persone soltanto per mostrare la propria libertà, che non sarebbe neanche libertà nel momento in cui vai a colpire qualcun altro. Vorrei sottolineare che non vado a giustificare le reazioni violente delle persone colpite.
Tullio Pascoli
3 Novembre 2020, 1:06 1:06
Mi considero agnostico ed ammetto di essere addirittura anticlericale, specialmente quando certi prelati intendono imporre le loro verità “rivelate” ma comunque sempre relative, o si considerano in diritto di omettere e sopprimere qualsiasi tesi storicamente dimostrabile o sostenerne altre del tutto non dimostrabili.
Tuttavia, considero un dovere civile riconoscere la legittimità di esercitare liberamente la propria fede, fintanto che non vadano a scapito delle legittime libertà altrui.
Non ho mai apprezzato le satire sui profeti o sui religiosi di qualsiasi fede, per cui, anche il “Charlie”, a mio parere, non è affatto degno di credito, quando prende intende prendere in giro dottrine altrui anche obsolete ed oltremodo lontane dalla moderna realtà.
Ciononostante, difendo la libertà di espressione e sono diametralmente contrario a qualsiasi forma di censura che si sa quando inizia, ma poi non si sa come prosegue e termina.
Ho appena pubblicato sulla mia pagina WEB un articolo proprio contro tale pratica – CENSURA ED I SUOI TIRANNI – che in questi tempi è ostensivamente praticata non solo dai veicoli dominanti della diffusione dell’informazione, ma anche dalle reti indipendenti su internet, come osserviamo proprio ora sulle notizie degli scandali della famiglia di Joe Biden, censurate in modo vergognoso per favorire l’ormai radicale partito democratico americano, nel tentativo di ostacolare la rielezione di Trump.
A me piace la libertà mia e degli altri ma sono anche per il rispetto per me e per gli altri e non giustifico offese, oltretutto di cattivo gusto, camuffate da satira o libertà di pensiero. Ciò soprattutto in campo religioso, ove si tende da parte di molti laicisti e non credenti a sottovalutare la delicatezza del problema.
In sintesi, non si può scherzare molto sul sacro, anche se non si è credenti.
Makdix
2 Novembre 2020, 11:47 11:47
Michael Sfaradi…
Grande articolo… e si lo confesso mi hai fatto cambiare idea su ciò che pensavo ..un grazie e plauso a questa fine e logica spiegazione… la luna ora è più visibile…
Marco Montanari Altini
2 Novembre 2020, 0:07 0:07
… grande dott. Sfaradi ha ragione in pieno. Punto. …e a proposito del dito e della luna, come scrive nel suo pezzo, Werner qui sotto non ha capito un cazzo.
Werner
1 Novembre 2020, 23:36 23:36
Sono dell’idea che bisogna distinguere tra libertà e liceità. Se non si fa questa doverosa distinzione si va verso la direzione sbagliata, ovvero l’anarchia.
La satira di Charlie Hebdo é disgustosa a prescindere dal soggetto preso di mira. Gli islamici hanno fatto casino per le vignette offensive su Maometto, in maniera eccessiva ed esagerata. Ma é altrettanto esagerata ed eccessiva l’assenza di reazione e di indignazione da parte dei cattolici (non neceessariamente praticanti) e del Vaticano rispetto alle disgustose e blasfeme vignette su Gesù e la Madonna, pubblicate dalla rivista negli anni scorsi. Basta andare a cercare sulla rete, e troverete cose allucinanti.
La satira non deve essere vietata, ma regolamentata. Non è necessario scadere nella volgarità e nella blasfemia.
scusate, non sono bravo con le parole, ma quindi scrivere frasi sessiste, razziste o contro religioni o qualsiasi credo dovrebbe essere lecito? Se si, cedo proprio che certe persone stiano diventando insensibili verso i valori di altre persone soltanto per mostrare la propria libertà, che non sarebbe neanche libertà nel momento in cui vai a colpire qualcun altro. Vorrei sottolineare che non vado a giustificare le reazioni violente delle persone colpite.
Mi considero agnostico ed ammetto di essere addirittura anticlericale, specialmente quando certi prelati intendono imporre le loro verità “rivelate” ma comunque sempre relative, o si considerano in diritto di omettere e sopprimere qualsiasi tesi storicamente dimostrabile o sostenerne altre del tutto non dimostrabili.
Tuttavia, considero un dovere civile riconoscere la legittimità di esercitare liberamente la propria fede, fintanto che non vadano a scapito delle legittime libertà altrui.
Non ho mai apprezzato le satire sui profeti o sui religiosi di qualsiasi fede, per cui, anche il “Charlie”, a mio parere, non è affatto degno di credito, quando prende intende prendere in giro dottrine altrui anche obsolete ed oltremodo lontane dalla moderna realtà.
Ciononostante, difendo la libertà di espressione e sono diametralmente contrario a qualsiasi forma di censura che si sa quando inizia, ma poi non si sa come prosegue e termina.
Ho appena pubblicato sulla mia pagina WEB un articolo proprio contro tale pratica – CENSURA ED I SUOI TIRANNI – che in questi tempi è ostensivamente praticata non solo dai veicoli dominanti della diffusione dell’informazione, ma anche dalle reti indipendenti su internet, come osserviamo proprio ora sulle notizie degli scandali della famiglia di Joe Biden, censurate in modo vergognoso per favorire l’ormai radicale partito democratico americano, nel tentativo di ostacolare la rielezione di Trump.
cordialmente, Tullio
http://www.liberalismowhig.com
A me piace la libertà mia e degli altri ma sono anche per il rispetto per me e per gli altri e non giustifico offese, oltretutto di cattivo gusto, camuffate da satira o libertà di pensiero. Ciò soprattutto in campo religioso, ove si tende da parte di molti laicisti e non credenti a sottovalutare la delicatezza del problema.
In sintesi, non si può scherzare molto sul sacro, anche se non si è credenti.
Michael Sfaradi…
Grande articolo… e si lo confesso mi hai fatto cambiare idea su ciò che pensavo ..un grazie e plauso a questa fine e logica spiegazione… la luna ora è più visibile…
… grande dott. Sfaradi ha ragione in pieno. Punto. …e a proposito del dito e della luna, come scrive nel suo pezzo, Werner qui sotto non ha capito un cazzo.
Sono dell’idea che bisogna distinguere tra libertà e liceità. Se non si fa questa doverosa distinzione si va verso la direzione sbagliata, ovvero l’anarchia.
La satira di Charlie Hebdo é disgustosa a prescindere dal soggetto preso di mira. Gli islamici hanno fatto casino per le vignette offensive su Maometto, in maniera eccessiva ed esagerata. Ma é altrettanto esagerata ed eccessiva l’assenza di reazione e di indignazione da parte dei cattolici (non neceessariamente praticanti) e del Vaticano rispetto alle disgustose e blasfeme vignette su Gesù e la Madonna, pubblicate dalla rivista negli anni scorsi. Basta andare a cercare sulla rete, e troverete cose allucinanti.
La satira non deve essere vietata, ma regolamentata. Non è necessario scadere nella volgarità e nella blasfemia.