Musk: il personale di Twitter potrebbe aver interferito nelle elezioni brasiliane per aiutare Lula
Il Ceo di Twitter Elon Musk ha suggerito sabato mattina che Twitter potrebbe aver interferito nelle recenti e controverse elezioni presidenziali brasiliane. “Ho visto molti tweet preoccupanti sulle recenti elezioni in Brasile”, ha scritto Musk sulla piattaforma di cui ha preso il controllo a ottobre, pochi giorni prima delle elezioni. “Se quei tweet sono accurati, è possibile che il personale di Twitter abbia dato la preferenza ai candidati di sinistra”. Venerdì, Musk ha rilasciato documenti interni di Twitter che mostrano come i dipendenti di Twitter abbiano censurato lo scoop del NY Post sul laptop di Hunter Biden, prima delle elezioni del 2020.
Aumenta la furia repressiva della dittatura cubana contro i dissidenti dopo l’approvazione del nuovo codice penale
Lo ha denunciato la giornalista Yoani Sánchez. Con il nuovo codice la protesta popolare è criminalizzata sotto reati come lo scandalo pubblico, la stampa critica è perseguitata e sono al massimo gli sforzi del dittatore Miguel Díaz-Canel per delegittimare le manifestazioni, che chiedono miglioramenti economici e più libertà.
Oggi i tifosi del Santos in veglia davanti all’ospedale dove è ricoverato Pelé
La Torcida Jovem del Santos, il gruppo organizzato del club dove Pelé è un simbolo, ha convocato da oggi una veglia per la salute del tre volte campione del mondo di fronte all’ospedale in cui il famoso ex calciatore di 82 anni è ricoverato da martedì scorso. “Chi è re non perde mai la sua corona. La Torcia Jovem del Santos convoca i nostri associati, i santisti in generale e gli amanti del calcio, a comparire domenica per una veglia in cui dimostreremo sostegno e fiducia nel recupero di Rei Pelé”. I tifosi del Santos, il club con cui Pelé ha vinto 45 titoli, tra cui due Libertadores e due Coppe Intercontinentali, intendono concentrarsi davanti all’Ospedale Albert Einstein di San Paolo per circa tre ore a partire dalle 10.00 ora locale (le vostre 14) di oggi.
Altro leader sociale indigeno assassinato in Colombia
Il coordinatore della Guardia Indigena nella riserva del municipio di Soratá, Cauca, nel Pacifico colombiano, Ariel Danilo Majin, è stato assassinato in quella che è la prima morte di un leader sociale colombiano nel mese di dicembre dopo gli undici omicidi di novembre. Majin era scomparso dal 24 novembre. Il 2 dicembre, il suo corpo senza vita è stato ritrovato in una zona rurale del comune di Policarpa, a nord di Nariño, ha riferito l’Istituto per lo sviluppo e gli studi sulla pace (Indepaz). Il defunto era il coordinatore del consiglio di Tulpaz, che fa parte della riserva del Río Blanco.
L’ultima volta che era stato visto vivo, aveva detto ai suoi parenti che andava a Policarpa in cerca di lavoro, ha riferito il Consiglio indigeno regionale del Cauca. “Chiediamo alla Procura di indagare sui fatti e giustizia sia fatta. Difendere il territorio non dovrebbe costarci la vita. Avvisiamo le organizzazioni che difendono i diritti umani e il governo nazionale affinché adottino misure per salvaguardare e proteggere l’integrità delle comunità ancestrali nel dipartimento del Cauca e della Colombia”, ha sottolineato Aida Quilcué, senatrice del partito MAIS (Movimento Alternativo Indígena Social).
Si tratta del secondo leader sociale assassinato a Nariño nell’ultima settimana, dopo l’assassinio del giornalista Wilder Alfredo Córdoba, direttore del canale televisivo privato La Unión TV nel dipartimento di Nariño. Córdoba è stato assassinato da sicari nel pomeriggio di lunedì 28 novembre. Indepaz ha denunciato 179 omicidi di leader sociali durante l’anno 2022, il che rappresenta un aumento rispetto all’anno precedente, in cui erano stati commessi 161 decessi. Inoltre ci sono stati 28 massacrii da quando Gustavo Petro è diventato presidente della Colombia.
Paolo Manzo, 4 dicembre 2022
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