L’ordine mondiale alternativo a quello occidentale è già sotto gli occhi di tutti. A partire dallo scoppio della guerra in Ucraina, la Russia ha sempre più avvicinato la propria economia al colosso cinese, che – da sempre – ha mantenuto una posizione di estrema ambiguità riguardo l’aggressione di Mosca contro Kiev. Secondo alcuni analisti americani, per di più, Xi avrebbe anche fornito aiuti militari a Putin, e questo attraverso la Corea del Nord, il gancio bellico che unisce la Federazione al regime comunista cinese.
Kim Jong-Un, infatti, non ha mai smentito il proprio supporto al Cremlino, soprattutto per ovvie ragioni di natura geopolitica: Mosca – insieme a Pechino – rappresenta oltre il 90 per cento del commercio nordcoreano, il principale sbocco commerciale per la dittatura. Da qui, l’aiuto militare del regime di Kim (la settima potenza nucleare al mondo) gioca a vantaggio di Putin, che in queste ore sta cercando di saldare ulteriormente i rapporti.
Incontro Kim-Putin
Il leader della Corea del Nord, infatti, sarà in viaggio verso la Russia nei prossimi giorni, dove incontrerà il numero uno del Cremlino per discutere una fornitura di armi e munizioni all’esercito russo. Putin avrebbe chiesto i proiettili nordcoreani per sostenere una guerra di logoramento in Ucraina. Secondo quanto riportato da fonti del New York Times, Mosca cercherà di strappare i mezzi nordcoreani attraverso lo scambio di tecnologie avanzate per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare.
L’incontro dovrebbe avvenire nella città di Vladivostok, in Siberia, dove proprio in questi giorni – dal 10 al 13 settembre – è in programma l’Eastern Economic Forum. Il leader nordcoreano, inoltre, come confermato da diverse fonti stampa sudcoreane come l’emittente Ytn, si starebbe già spostando verso il confine nord-orientale del Paese, a bordo del suo treno privato.
La richiesta di Putin
Sempre secondo la stampa americana, la richiesta del Cremlino si fonderebbe sui proiettili d’artiglieria, in particolare sia quelli da 122 che da 152 centimetri, nonché razzi da 122 millimetri. La Corea del Nord è poi uno dei pochi Paesi al mondo che possiede ancora ampie scorte di carri armati sovietici (su tutti per esempio i T-54, gli stessi schierati da Putin in Ucraina).
Nel frattempo, non poteva mancare la reazione statunitense all’incontro, nelle parole del consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, che ha intimato l’inasprimento delle sanzioni contro Pyongyang se quest’ultima dovesse offrire sostegno militare alla Russia. Nella giornata di domani, invece, Putin incontrerà il vicepresidente del Laos, Pani Yathothu, ed il vice primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese Zhang Guoqing.
Matteo Milanesi, 11 settembre 2023