Si tratta del terzo attacco in pochi giorni in territorio russo. Poche ore fa, l’Ucraina ha lanciato una nuova offensiva nella città di russa Belgorod, ormai diventata parte della guerra che si combatte a pochissimi chilometri dal confine tra i due Paesi. Il Cremlino ha annunciato che Putin “è costantemente aggiornato sulla situazione”, ma pare ormai evidente l’intenzione di Kiev di mutare il conflitto in una guerra di “frontiera”, capace di estendersi anche nel territorio della Federazione. L’obiettivo è chiaro: seminare paura e sfiducia nella popolazione, affinché il consenso (ancora molto alto) sulla “operazione militare speciale” cali progressivamente.
Un’operazione che, in parte, sembra già riuscire. Almeno secondo l’ex deputato russo e capo politico dell’unità militare Libertà alla Russia, Ilya Ponomarev. “Ho molti contatti in Russia – ha esordito Ponomarev, intervistato da Sky Tg24 – alcuni di questi sono legati alle autorità attuali. Non voglio dire che in Russia vedo molte persone che stanno lavorando per sostituire Putin, ma posso dire che molte persone stanno pensando a questo in maniera attiva”. E ancora: “Ci sono persone di diversi background politici che stanno lavorando contro Putin. Ci sono posizioni che vanno dagli ultranazionalisti all’interno della Russia ad altri che sono patrioti, altri che invece vogliono attaccare ancora di più l’Ucraina, altri con posizioni più liberali che pensano che questa guerra sia avventata e pericolosa”.
Il bunker di Putin
Insomma, la polarizzazione della società russa – secondo l’ex deputato – sarebbe balzata all’attenzione anche di Putin, che proprio ieri ha annunciato l’inizio della costruzione di un nuovo rifugio anti-aereo per alti gerarchi a Mosca. Una decisione che arriva dopo il duplice attacco ucraino alla capitale, il primo ad inizio maggio ed il secondo proprio giorni fa con droni, e che ha portato il Cremlino a optare per un vero e proprio bunker, pari ad un costo iniziale di 35 milioni di rubli (ovvero, quasi mezzo milione di dollari).
Per approfondire
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Il bunker nel cuore del potere di Putin sarà completato il 20 dicembre di quest’anno e sarà installata nell’Ospedale clinico centrale, dove vengono curati gli alti funzionari della Russia. Essa conterrà tutti i tipi di attrezzature mediche, comprese le sale operatorie, accanto all’instaurazione di uno speciale sistema di comunicazione coi dispositivi necessari “per prevenire la fuga di informazioni segrete”.
Tensioni Russia-Ue
Nel frattempo, non sembrano calare le tensioni tra Mosca e Unione Europea. Giorgia Meloni, al summit della Comunità Politica Europea, ha dichiarato come il futuro dell’Ucraina sarà necessariamente nella Nato e nell’Ue, così come ribadito anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, anche se attualmente l’ingresso di Kiev risulta essere un’opzione da accantonare.
Ma è soprattutto la Germania ad essere la protagonista di queste ultime ore. Scholz, infatti, ha ordinato la chiusura di quattro dei cinque consolati di Mosca presenti sul suo territorio. Una misura considerata di rappresaglia, dopo che le autorità del Cremlino hanno fissato un limite massimo al numero di dipendenti delle ambasciate tedesche che possono operare in Russia.
Matteo Milanesi, 2 giugno 2023