Non è un momento facile per l’Ucraina. Il Paese di Volodymyr Zelensky deve fare i conti con l’offensiva delle truppe di Vladimir Putin, disposto a tutto pur di arrivare alla vittoria a due anni dall’invasione. Nelle ultime ore sono state registrate esplosioni a Kiev e Kharkhiv, il bilancio provvisorio è di cinque morti e quasi cento feriti. Colpiti i distretti della capitale, con 260 mila persone rimaste al buio. Una vera e propria escalation di violenza, sulla scia del bombardamento firmato dalle forze ucraine della città russa di Belgorod che ha causato almeno 24 morti. Ma a preoccupare il numero uno di Kiev sono soprattutto le difficoltà nel ricevere sostegno dalla comunità occidentale. La linea degli Stati Uniti è ormai nota a tutti, ma anche in Europa c’è chi frena.
L’Italia con il primo ministro Giorgia Meloni ha ribadito il pieno sostegno all’Ucraina, ma cosa ne pensano gli italiani? Una risposta arriva direttamente dal sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera: solo il 29 per cento degli intervistati s’è detto favorevole all’invio di armi a Kiev. Meno di tre italiani su dieci, ma a preoccupare è il netto ribasso rispetto alle rilevazioni di sei mesi fa: -6 per cento. Contrarietà all’invio di armi da parte del 46 per cento, cifra imponente, mentre il restante 25 per cento ha preferito non rispondere al quesito.
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Attenzione però nella lettura dei dati. Lo stesso sondaggio segnala che la percentuale di italiani schierati dalla parte dell’Ucraina è passata dal 46 al 40 per cento. Nessuna novità invece per i simpatizzanti del Cremlino, quotati al 9 per cento oggi come a giugno 2023. Il rialzo chiama in causa la linea pacifista: il 51 per cento non sta né con Kiev, né con Mosca. Il sentimento comune sembra chiaro: gli italiani sono stufi di questa guerra e vogliono il cessate il fuoco il prima possibile. Restano da capire le ragioni di questo orientamento: complici le polemiche dell’ultimo periodo e le richieste al limite dell’estenuante, la stella di Zelensky si è spenta? Il conflitto in Medio Oriente ha esasperato gli animi? Paura di un allargamento del conflitto? Di sicuro non ci sono buone notizie per il presidente ucraino.
Massimo Balsamo, 2 gennaio 2024