La guerra infinita

Ucraina, il generale: “Impossibile battere la Russia. Così cambierà la narrativa”

Per gli 007 Usa Kiev non raggiungerà gli obiettivi. Marco Bertolini, ex capo del Coi: “Addio ‘vincere e vinceremo’. Si preparano le opinioni pubbliche…”

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zelensky guerra ucraina

La guerra in Ucraina si protrae senza grossi cambiamenti sul fronte di combattimento. A dirlo all’Adnkronos è l’ex capo del Coi, il generale Marco Bertolini: “Sul campo la guerra sta andando avanti con lo stesso passo di prima, sostanzialmente senza grossi guadagni né da parte russa né da parte ucraina”. Piccole conquiste qui, qualche avanzamento di là, ma senza sfondamenti reali come preventivato all’inizio della controffensiva.

Ucraina e Russia: tragica cifra di vittime in arrivo

Mesi e mesi di guerra inutili, ma dall’alto costo in termini di vite umane. Il numero di caduti e feriti tra le forze ucraine e russe è prossimo alla tragica cifra di 500mila secondo quanto calcolato dal New York Times. L’assenza di assistenza medica rapida al fronte e la difficoltà nel trasferimento dei soldati feriti contribuiscono ad aumentare la gravità della situazione. Le stime dei caduti si basano su sulle cifre ufficiali (sicuramente sottostimate), ma anche su immagini satellitari e sulle conferme di fonti di intelligence americane citate dal quotidiano. Secondo queste fonti, Mosca avrebbe lasciato sul campo 300.000 uomini, per la precisione 120.000 caduti e 170-180.000 feriti. Per Kiev invece la conta dei morti sarebbe di 70.000 morti a fronte di 100-120.000 feriti. La differenza però sta tutta nel contingente iniziale: se la Russia può contare se 1,3 milioni di soldati, l’Ucraina non supera i 500mila effettivi.

Riconquista di Melitopol improbabile

Intanto gli sviluppi recenti della guerra in Ucraina indicano che i funzionari dell’intelligence statunitense ritengono improbabile una possibile riconquista della città di Melitopol da parte delle forze ucraine. Secondo il Washington Post, la città attualmente occupata dai russi rappresenta un obiettivo strategico per Kiev per tagliare le linee di rifornimento del nemico tra la Crimea e i territori occupati. La controffensiva ucraina, tuttavia, come confermato sia da fonti Usa che dal generale Bertolini, non procede come sperato. I primi giorni sono stati quasi drammatici per l’Ucraina che si è trovata di fronte ad una linea difensiva russa ben costruita. Secondo fonti Usa ed europee, nei primi mesi di attacco ucraino sarebbe stato danneggiato il 20% delle forniture militari inviate. Kiev è tornata ad attaccare le posizioni del nemico “da lontano” per mezzo di artiglieria, missili e droni. Ma questo rischia di esaurire le scorte di munizioni arrivate dall’Occidente.

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Jake Sullivan, il consigliere alla sicurezza nazionale di Joe Biden, al riguardo ha detto: “Non commento le indiscrezioni di intelligence. Negli ultimi due anni ci sono state molte analisi su come la guerra si sarebbe evoluta. Noi stiamo facendo il possibile per sostenere gli ucraini. Non facciamo previsioni perché la guerra, questa guerra, è imprevedibile. Ho fiducia nel coraggio degli ucraini”.

Cambio di narrativa sulla guerra

Inoltre, si discute anche di una possibile modifica della posizione politica dei paesi spettatori della guerra. Fino ad ora, la linea dominante è stata quella di un sostegno assoluto all’Ucraina, ma la percezione che non sia possibile sconfiggere la Russia ha iniziato a far cambiare la narrativa.

“In ambienti Nato si inizia a parlare di cessione di territori in cambio non di pace ma di cessate il fuoco, ovvero di una situazione congelata, suscettibile di essere scongelata magari in un momento diverso”, sottolinea il generale Bertolini all’Adnkronos, aggiungendo che tale ipotesi è stata finora rifiutata sia dall’Ucraina sia dalla Russia. Infatti, un semplice cessate il fuoco senza una vera pace potrebbe permettere all’Ucraina di preparare un nuovo esercito, pronto a combattere in 4-5 anni. “Fino ad ora la parola d’ordine era sostegno ‘senza se e senza ma’ fino alla sconfitta – aggiunge – Ora si vede che non è possibile sconfiggere sul campo la Russia, e si inizia a cambiare la narrativa per preparare le opinioni pubbliche, fino ad ora bombardate solo da messaggi ‘vincere e vinceremo”‘.

Franco Lodige, 19 agosto 2023

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