Esteri

La guerra in Ucraina

Ucraina, il mistero degli attacchi alla flotta russa. E ora torna l’allarme alimentare

Mosca accusa la Gran Bretagna: è dietro le esplosioni a North Stream e alle navi nel Mar Nero. Sospeso l’accordo sul grano

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Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, gas e grano, con le loro quotazioni e disponibilità per l’esportazione, sono diventati sempre più significativi indicatori dell’evoluzione della guerra in corso. E le accuse o le minacce dell’aggressore russo coinvolgono molto spesso queste due commodities. Anche oggi ne abbiamo un esempio eclatante.

Le accuse alla Gran Bretagna

Come riportato da molti media, tra cui in dettaglio Adnkronos e il Corriere della Sera, oggi il ministero della difesa russo ha denunciato: “Secondo informazioni disponibili, elementi di una unità della marina britannica hanno preso parte alla pianificazione e all’attuazione di un attacco terroristico nel Baltico il 26 settembre scorso, facendo esplodere Nord Stream 1 e Nord Stream 2”. Il Segretario di Stato per la difesa britannico, Ben Wallace, ha smontato categoricamente le accuse su Twitter: “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica. Questa storia inventata dice di più sulle discussioni in corso all’interno del governo russo che sull’Occidente”.

L’attacco a Sebastopoli

All’alba di oggi, sabato 29 ottobre, ci sono state diverse esplosioni a Sebastopoli, come riferito dal neo governatore (non riconosciuto internazionalmente) Mikhail Razvozhayev sul suo canale Telegram. Sebastopoli si trova in Crimea, la penisola che la Russia ha occupato e annesso dal 2014, ed è la sede del quartier generale russo della Flotta del Mar Nero. Il ministero della Difesa russo è convinto che dietro le esplosioni ci sia un attacco sferrato dall’esercito ucraino, che avrebbe utilizzato 9 droni aerei e 7 droni navali (una sorta di kayak senza equipaggio che si farebbe esplodere in prossimità del bersaglio). Dopo aver inizialmente dichiarato di aver respinto l’attacco ucraino, i russi hanno ammesso che almeno la dragamine Ivan Golubets è stata danneggiata.
Secondo Mosca, “la preparazione di questo attacco terroristico e l’addestramento dei militari del Centro speciale per le Operazioni navali ucraino sono stati eseguiti sotto la guida di specialisti britannici, situati nella città di Ochakiv, nella regione di Mykolaiv”. I menzionati specialisti britannici sarebbero gli stessi coinvolti nell’esplosione dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico a fine settembre.

Stop all’accordo sul grano

Le esplosioni di Sebastopoli sono avvenute nella Giornata della marina russa, le cui celebrazioni sono state quindi annullate per motivi di sicurezza. Le deflagrazioni costituiscono un altro vero e proprio “casus belli” relativo alla guerra del grano. Infatti il ministero della Difesa russo ha dichiarato che “in seguito all’atto terroristico compiuto dal regime di Kiev con la partecipazione di esperti britannici contro navi della Flotta del Mar Nero e navi civili impegnate per garantire la sicurezza dei corridoi del grano, la Russia sospende la sua partecipazione all’attuazione dell’accordo sull’esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini“. L’intesa sul grano era stata stipulata il 22 luglio e finora ha permesso di esportare 9 milioni di tonnellate di cereali consentendo di abbassarne i prezzi mondiali. L’accordo scadrà formalmente a metà novembre e l’Onu si diceva, fino a stamattina, ottimista sulla possibilità di estenderlo. Dopo l’annuncio di Mosca, il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha ribadito che “è fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l’iniziativa sul grano del Mar Nero, che è uno sforzo umanitario fondamentale che sta chiaramente avendo un impatto positivo sull’accesso al cibo per milioni di persone in tutto il mondo”.

A quanto scrive la Tass, la Russia non ha ancora notificato alla Turchia la sospensione della partecipazione all’accordo sul grano. La sospensione da parte russa dell’accordo sul grano inizia oggi e sarà a tempo “indeterminato”. Lo ha chiarito in una nota il ministero degli Esteri di Mosca. Secondo il comunicato, il governo russo, dopo la decisione di sospendere la partecipazione all’accordo sul grano, ha dato istruzioni ai suoi rappresentanti presso il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul.

La reazione di Kiev

Kyiv, da parte sua, non ha ufficialmente riconosciuto la paternità degli attacchi di Sebastopoli. Il capo dello staff del presidente ucraino Zelensky, anzi, ha reagito accusando la Russia di star ricattando il suo Paese e il mondo, e di aver “inventato attacchi terroristici” alle loro strutture. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha parlato di “un falso pretesto” usato da Mosca, cui ha chiesto di “rispettare gli accordi”. Secondo Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, le “esplosioni” registrate nella baia di Sebastopoli sono dovute alla “negligenza” russa, e hanno causato danni a quattro navi della flotta di Mosca, tra cui la fregata “Admiral Makarov”, che ha preso il posto del Moskva (affondato dall’Ucraina) come ammiraglia della Flotta del Mar Nero.

Andrea Gebbia, 30 ottobre 2022