Donald Trump ieri ha telefonato a Volodymyr Zelensky, pare con la partecipazione di Elon Musk. Il tema è ovviamente la fine del conflitto in Ucraina che va avanti ormai da quasi tre anni. La pace che ha in mente il neo presidente americano è più complicata di come ce la stanno raccontando in maniera un po’ semplicistica i grandi media italiani.
Il piano di Trump è articolato perché prevede che ci sia una zona demilitarizzata senza una “svendita” di Kiev da parte degli ucraini. L’idea di Trump non è far “perdere” la guerra agli ucraini, però li costringerebbe ad accettare la non adesione del Paese alla Nato, la vera chiave di volta di tutto il conflitto. L’Ucraina insomma verrà difesa dagli Stati Uniti e dall’Europa senza che faccia parte della Nato, banalmente perché se facesse parte dell’Alleanza la Russia si ritroverebbe un Paese di confine che potrebbe avere nelle sue basi missili militari Nato. Che sarebbe il motivo per cui Putin, almeno sulla carta, ad un certo punto ha deciso di invadere l’Ucraina.
Ecco dunque riassunti i punti del piano di Trump per l’Ucraina:
- una zona demilitarizzata di 1300 km lungo l’attuale linea del fronte
- nessuna presenza militare americana
- l’impegno dell’Ucraina a non entrare nella Nato per almeno 20 anni.
- A fronte della rinuncia alla Nato da parte di Kiev, gli americani si impegnerebbero a fornire di armi americane l’Ucraina. Insomma: Zelensky non avrebbe il cappello Nato, ma le armi per potersi difendere sì.
- Tra le opzioni proposte a Trump dal suo staff ci sarebbe anche il congelamento del conflitto.
dalla Zuppa di Porro del 9 novembre 2024