Esteri

Ucraina, l’Onu pensa a una pace “sostenibile”

La Svizzera, che preside il Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha organizzato un dibattito per costruire una via diplomatica

Oggigiorno si parla sempre più spesso di sostenibilità, facendo soprattutto riferimento a tematiche quali la difesa dell’ambiente e la salvaguardia delle sue risorse. All’Onu anche i più recenti discorsi sulla pace hanno tirato in ballo il termine “sostenibile”. La Svizzera, che preside il Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha organizzato il 3 maggio un dibattito per sottolineare una delle sue priorità all’interno del Consiglio: la costruzione di una pace, appunto, sostenibile.

Come riportato dal sito del Consiglio Federale (il Parlamento svizzero), “La fiducia reciproca e un multilateralismo forte e mirato sono fondamentali per trovare soluzioni alle sfide globali come il cambiamento climatico, le pandemie, le crisi economiche mondiali e, non da ultimo, la pace e la sicurezza”. Ignazio Cassis, ministro degli esteri elvetico, ha ribadito nel meeting Onu di New York che “Il sistema multilaterale è sotto stress, ma non è in declino. È tempo di affinare i nostri strumenti per rafforzare la fiducia e costruire così una pace duratura”.

Cassis ha proseguito sottolineando che “la scienza e le nuove tecnologie ci offrono l’opportunità di anticipare e comprendere meglio i rischi di oggi e le opportunità di domani. Dobbiamo reagire alle sfide del XXI secolo con soluzioni al passo con i tempi. Il dibattito di oggi è un’opportunità per raccogliere idee e proposte degli Stati membri e per coltivare le sinergie che ci uniscono. La fiducia si guadagna con le azioni, non con le intenzioni”.

Il 4 maggio, il ministro degli esteri svizzero presiederà il briefing annuale del Consiglio di sicurezza sulla cooperazione dell’Onu con l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Il sito elvetico ne spiega lo scopo: “Le attività dell’Onu e dell’Osce sono infatti complementari. Il briefing è un’occasione per discutere il lavoro dell’Osce nelle sue tre dimensioni (politico-militare, economico-ambientale e umana) e nel contesto delle sue missioni sul campo. L’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina rappresenta la più grande sfida nella storia di questa organizzazione. In questo contesto, il consigliere federale Cassis porrà l’accento sul ruolo fondamentale dell’Osce nel promuovere il dialogo e nella risoluzione pacifica dei conflitti in Europa”.

C’è veramente da sperare che la pace “sostenibile” possa innanzitutto essere raggiunta e costruita. Per “sostenerla“, poi, ci sarà sicuramente tempo.

Andrea Gebbia, 6 maggio 2023