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Ucraina, Zelensky in ginocchio si piega a Trump

La conferma del tycoon al Congresso: “Il leader di Kiev è pronto a trattare pace e terre rare”

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Alla fine Volodymyr Zelensky cede. Dopo il clamoroso scontro in mondovisione avvenuto venerdì nello Studio Ovale della Casa Bianca, il presidente ucraino ha deciso di voltare pagina per il bene del suo Paese e ha lanciato un appello a Donald Trump, infischiandosene degli attacchi ricevuti e persino della sospensione degli aiuti militari. “Sono pronto a lavorare per la pace sotto la forte leadership di Trump – la missiva del leader di Kiev – potremmo iniziare dal rilascio dei prigionieri e dal cessare il fuoco contro fonti di energia e infrastrutture civili, ma la Russia deve fare lo stesso e l’Ue deve essere al tavolo con noi” il suo appello.

L’incontro alla Casa Bianca non è andato come avrebbe voluto ma è tempo di sistemare le cose, ha proseguito Zelensky, manifestando “sincero apprezzamento” per il ruolo svolto da Washington nel sostenere l’Ucraina al mantenimento della sua sovranità ed indipendenza. Inoltre, Zelensky ha tenuto a ringraziare Trump per aver fornito di recente i Javelin, ossia i missili terra-aria che in alcune circostanze hanno consentito all’esercito di combattere alla pari con l’esercito di Mosca. Non è mancato un cenno alle terre rare, evidenziando che l’Ucraina “è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente”.

La mossa di Zelensky è stata accolta di buon grado da Trump. Nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2025, il presidente americano è tornato a parlare di Kiev, ringraziando il presidente ucraino per aver rivisto la sua posizione. “Milioni di ucraini e russi sono stati uccisi o feriti inutilmente in questo conflitto orribile e brutale, che non ha fine” le parole di The Donald: “Gli Stati Uniti hanno inviato centinaia di miliardi di dollari per sostenere la difesa dell’Ucraina. Ora basta. È tempo di fermare questo. È tempo di fermare le uccisioni. È tempo di porre fine a questa guerra senza senso”.

Trump ha rimarcato di aver apprezzato la lettera ricevuta da Zelensky, spiegando che il leader ucraino avrebbe riconosciuto gli sforzi degli Usa e si sarebbe detto pronto a trattare la pace e a chiudere l’accordo sulle terre rare: “Allo stesso tempo, abbiamo avuto serie discussioni con la Russia e abbiamo ricevuto forti segnali di disponibilità alla pace. Non sarebbe meraviglioso?”. Il tycoon è poi tornato ad attaccare la precedente amministrazione di Joe Biden, che con la sua debolezza avrebbe consentito lo scoppio del conflitto:  “Quando Putin ha visto quello che è successo in Afghanistan, ha pensato: ‘Forse questa è la mia occasione’. Non sarebbe mai dovuto accadere. È stata una dimostrazione di incompetenza totale”.

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I dialoghi per raggiungere la pace in Ucraina proseguono e anche Trump ha ribadito di “lavorare instancabilmente anche per porre fine al feroce conflitto”. “Milioni di ucraini e russi sono stati uccisi o feriti inutilmente in questo conflitto orribile e brutale, di cui non si vede la fine. Gli USa hanno inviato centinaia di miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina” ha aggiunto, senza lesinare ulteriori stoccate all’Europa: “Ha speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanto ne abbia spesi per difendere l’Ucraina! E Biden ha speso più soldi dell’Europa”.

L’intesa sulle terre rare è ad un passo dalla firma, è risaputo, ma c’è ancora della strada da fare. L’Europa conferma la sua linea al fianco di Kiev. Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, Zelensky prima di tendere il ramoscello d’ulivo al presidente americano ha avuto una conversazione telefonica con il premier britannico Keir Starmer. E Downing Street ha fatto sapere che Londra ha accolto con favore “fermo impegno di Volodymyr Zelensky nel garantire la pace” sottolineando che “nessuno desidera la pace più di Kiev”. Il leader ucraino, dal canto suo, ha ringraziato Starmer “per i consigli e il supporto in questo momento difficile”.

Franco Lodige, 5 marzo 2025

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