Fermi tutti. E se dal 2024 non ci trovassimo più tra i piedi Frans Timmermans, padre padrone di questa Commissione Ursula, vero ispiratore delle politiche green dell’Europa?
La notizia sarebbe clamorosa, se confermata. E pare che l’annuncio dovrebbe arrivare tra non molto. Secondo i media olandesi, infatti, il vice presidente della Commissione con la delega al Clima è pronto ad annunciare la sua candidatura alla guida della coalizione centrosinistra verdi in Olanda. Il voto è previsto il prossimo 22 novembre e la coalizione tra Partito del Lavoro e Sinistra Verde punta ad incrementare i suoi seggi, che i sondaggi danno in crescita dagli attuali 17 a 28. La decisione di Timmermans sarebbe già stata comunicata ad Ursula von der Leyen.
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Il quotidiano olandese Nrc Handelsblat racconta di come Timmermans sia stato di fatto l’ispiratore del Green Deal voluto dalla Commissione Ue, che tanto ha inciso sulle scelte industriali e non solo dei Paesi membri. Basti pensare all’addio al motore a scoppio in favore delle auto a batteria cinese. Oppure la legge sul ripristino della Natura, approvata per un pelo solo qualche giorno fa da un parlamento Ue che ha evidenziato la spaccatura all’interno della maggioranza Ursula.
Se Timmermans dopo quasi un decennio decidesse di tornare alla politica nazionale, potrebbe significare anche che non sarà della partita in vista delle prossime elezioni europee. Salvo ripensamenti. Secondo quanto scrive De Volkskrant, “Timmermans lascerà la Commissione a metà agosto, quando i vertici del partito lo nomineranno ufficialmente” come loro candidato. “I Paesi Bassi vorranno inviare un suo sostituto a Bruxelles per il restante anno di questa Commissione”, ma poi sarà von der Leyen a decidere quali deleghe affidargli. È possibile si verifichi un rimpasto, magari per riequilibrare l’intransigenza green di Timmermans. Voci danno Paolo Gentiloni con la delega al Green Deal.
Il politico olandese è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Rappresentanti olandese nel 1998. Dopo un periodo come Sottosegretario di Stato agli Affari Europei (2007-2010), ha assunto l’incarico di Ministro degli Affari Esteri (2012-2014) nel governo Rutte II. Due anni dopo è stato nominato Commissario europeo. Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri italiani, Antonio Tajani, ha detto che vol der Leyen è diventata presidente perché “abbiamo impedito a Frans Timmermans di diventarlo”. “Meglio commissario che presidente”, ha detto Tajani rispetto definendo il politico olandese “un fondamentalista”.
Notizia in aggiornamento